Si formano sui piedi a volte per delle calzature scomode, a volte per il troppo camminare, a volte per riflesso di un male ad altri organi del corpo, sono i calli.
Il callo è una forma di ipercheratosi, cioè un ispessimento della cute in risposta ad uno stimolo meccanico ripetuto, ad esempio a reiterata frizione, pressione o irritazione.
Alcuni credono che i calli siano anche dovuti ad un aumento degli zuccheri e dei grassi nella dieta che accumulandosi e cercando di fluire attraverso dei meridiani energetici per essere espulsi dal corpo, diventano calli sui piedi in corrispondenza dell’organo più debole attaccato da questi grassi e zuccheri in eccesso.
Questo perché secondo la riflessologia plantare ogni organo del corpo ha un suo corrispettivo nei piedi, è quindi molto importante poter camminare a piedi nudi per stimolare ogni organo del corpo e conferire vitalità, salute ed energia al corpo.
Per far fluire l’energia fuori dal corpo correttamente non dovrebbero esserci calli che indicano che un organo è sotto sforzo.
Il Prof. Giuseppe Calligaris che dimostrò che la struttura interna del corpo umano e il tessuto cutaneo che lo riveste sono in relazione tra loro ipotizzando l’esistenza di linee e placche cutanee che corrispondono allo stato mentale del paziente disse: “Un emozione non vissuta perchè troppo dolorosa si cristallizza nel corpo e crea un blocco … che inizialmente si manifesta con un disturbo”
Quindi le callosità, possono esprimere i vissuti emozionali, affettivi e psicologici della persona.
Per prima cosa bisogna distinguere il piede destro dal sinistro, il primo è da mettere in relazione a problematiche di ambito razionale, logico, lavorativo; mentre il sinistro si relaziona al passato, all’accoglienza, alla creatività e all’affettività.
Se abbiamo un callo nella parte mediale dell’alluce potrebbero esserci dei conflitti con l’autorità che può essere vista come l’autorità paterna, qualcosa di irrisolto nell’età dell’infanzia e che crea disagio (in caso di callo a sinistra) oppure una difficoltà a relazionarsi da adulti con le situazioni che rendono la persona dipendente e subordinata per esempio nei rapporti con capufficio, preside, direttore, padrone (in caso di callo a destra).
Anche la posizione del callo in relazione alle falangi delle dita assume un diverso significato:
• La 1° falange, quella verso il tallone, rappresenta il collegamento con la terra e nel corpo rappresenta la zona dall’ombelico in giù e quindi assolve alle funzioni più fisiche e anche più materiali, per esempio la procreazione, l’evacuazione, la sessualità.
• La 3° falange, detta anche falangetta, proprio per la zona in cui si colloca rappresenta il collegamento con il cielo, è collegata nel corpo alla zona dal diaframma in su e per questo assolve agli aspetti più sottili come l’idealità, il pensiero, ma anche quegli aspetti fisici che non controlliamo come il respiro e il battito cardiaco.
• La 2° falange invece proprio perché sta nel mezzo tra cielo e terra indica l’uomo ed è una sorte di mediazione tra una realtà e l’altra e nel corpo è situata tra l’ombelico e il diaframma ed è in diretta relazione con la metabolizzazione nel senso più ampio del termine. [Fonte viadellasalute.blogspot.it]
Se abbiamo un callo tra la 2° e 3° falange possiamo presupporre il fatto che sia molto importante per noi controllare le nostre emozioni o che forse abbiamo un idealismo molto forte.
Se si accorgiamo di un callo sul 2° dito abbiamo problemi nel realizzarci, mentre sul terzo dito vi è in corso un conflitto dei valori e sul quarto dito difficoltà che non riusciamo a superare o problemi nella sfera affettiva. Infine se il callo è sul quinto dito potrebbe essere una difficoltà di espressione sia verbale che sessuale.
Ci sono altre zone del piede dove possiamo trovare dei calli, per esempio sul cuscinetto adiposo al di sotto delle articolazioni del secondo-terzo dito che rappresenta l’area riflessa dei polmoni e potrebbe indicare un’iperproduzione di catarro e disturbi delle vie aeree, con difficoltà respiratorie e di espettorazione.
Un callo invece che si trova solo sul piede destro, sotto le articolazioni delle ultime due dita del piede, segnala una situazione di cronicità del fegato, e un eventuale indurimento potrebbe essere il segno di calcoli, se l’area è grossa e gonfia ci indicherà fegato appesantito intossicato, iperattivo.
Un callo piccolino che si forma sull’epifisi distale del quarto metatarso piede sinistro, indica problemi al cuore, se il punto è molto doloroso, significa sofferenza è profonda di origine psichica o fisica.
Di solito indica anche la difficoltà di manifestare proprie emozioni, magari dovuto ad un trauma subito che inibisce la capacità di aprirsi agli altri e di amare liberamente.
Un callo sotto la testa del quinto metatarso su entrambi i piedi, indica un’importante stazione linfonodale del cavo ascellare con attivazione dei linfociti. Nelle donne il seno diventa duro e dolente soprattutto in fase premestruale e il callo si fa sentire più dolorosamente.
Infine i calli sui calcagni che rappresentano il bacino e tutto ciò che in esso è contenuto; inoltre si può legare il callo al calcagno ad un problema emotivo legato ad un interferenza durante la crescita da parte della madre (un callo sull’alluce invece determina un’interferenza da parte del padre).
Ora che avete un quadro più ampio di cosa significa un callo che duole potete oltre che curare il callo anche curare il resto del corpo sia fisico che emotivo in modo che questo fastidioso problema non si ripresenti.
Vi ricordo inoltre che per eliminare un callo potete fare lunghi bagni in acqua calda con bicarbonato e poi fregare delicatamente con una pietra pomice, mentre per eliminarli con attrezzature taglienti è meglio rivolgersi ad un podologo o un callista esperto per evitare lesioni che potrebbero infettarsi e peggiorare la situazione.