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Rassegna Etica

I luoghi più misteriosi d'Italia: le mete da non perdere

Di Laura De Rosa - 12 Luglio 2016

Non so voi ma io sono sempre stata attratta dall’ignoto e dai luoghi misteriosi. Mi affascina l’idea di non capire ciò a cui sto andando incontro, il fatto che tutto sia possibile e che ogni ipotesi, per quanto improbabile, possa rivelarsi sensata. E’ come iniziare un viaggio lasciandosi trasportare dalle emozioni, sensazioni, esperienze che si succedono strada facendo. Credo che i misteri suscitino nel contempo fascino e timore proprio perché non li comprendiamo e quando la smettiamo di programmare ogni cosa in maniera certosina, ecco che l’ignoto si trasforma in un percorso quasi “magico”. Fino dove siamo disposti a spingerci? Per ora ci limitiamo all’Italia e non è poco, considerato che vi sono moltissime mete ad alto tasso di mistero in tutta la penisola.

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– La Mole Antonelliana, ove oggi ha sede il Museo del Cinema, è sempre stata oggetto di ricerche per la sua natura controversa. C’è chi ritiene vi sia custodito il Santo Graal e questo in virtù del fatto che la Statua della fede, antistante la Chiesa della Grande Madre, avrebbe avuto gli occhi puntati verso la mole sebbene oggi siano rovinati. Poi vi sono altre congetture che la riguardano, dovute alla sua altezza incredibile, 164 metri approssimativi, e alla base ottagonale.

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Piazza Statuto a Torino: altro luogo misterioso della città è questa piazza ove un tempo venivano condannati a morte i colpevoli. Per questo e per altri motivi essa viene considerata da alcuni il vertice del triangolo della magia nera, insieme a Londra e San Francisco. Ci sarebbe persino un punto della piazza ritenuto il più diabolico, situato in un giardinetto angolare.

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Ipogeo celtico: situato a Cividale del Friuli e ricavato da una cavità naturale lungo l’argine destro del fiume natisone, non è mai stata chiarita la sua funzione originaria. C’è chi dice fosse un luogo funerario ma anche chi lo ritiene luogo finalizzato all’esecuzione di rituali pagani e battesimi di tipo iniziatico, come confermeebbe la spiegazione suggerita da duepassinelmistero: “le viscere della terra, in special modo a contatto con sorgenti o corsi d’acqua naturali, hanno sempre evocato il grembo materno dove prepararsi a rinascere a nuova vita (purificati). Il pentrare all’interno di un mondo buio, silenzioso, misterioso rappresentava una via iniziatica per superare forse anche delle “prove” per trovare nella notte interiore (e in una condizione terrena) il mezzo per ascendere alla luce (la condizione celeste o spirituale).”

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La porta alchemica di Roma, collocata sul colle Esquilino, viene considerata magica perché si narra che un pellegrino ospitato nella villa del Marchese di Pietraforte, cui la porta apparteneva, scomparve mentre cercava l’erba in grado di produrre oro. Una volta scomparso, il Marchese trovò una mappa con strane simbologie e delle pagliuzze d’oro, che fece riprodurre sulla porta stessa.

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– Vicino al centro storico di Roma c’è un quartiere assai particolare, il quartiere Coppedè, situato tra la Salaria e la Nomentana. Si tratta di un luogo molto caratteristico, ove liberty, art decò, gotico, barocco e arte medievale danno vita a un complesso unico nel suo genere. L’ingresso, risalente ai primi del 900′, realizzato da Gino Coppedè, è un arco decorato che unisce i due palazzi degli ambasciatori, da cui cala un lampadario in ferro battuto. La fontana delle rane abbellisce Piazza Mincio e intorno ad essa svettano edifici dalle forme bizzarre, in primis la Palazzina del Ragno e l’asimmetrico Villino delle Fate. Il quartiere è stato spesso quinta di film dell’orrore, a prediligerlo in particolare Dario Argento che qui ha girato “Inferno” e “L’uccello dalle piume di cristallo”.

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Villa Palagonia: questa villa in stile Barocco situata a Bagheria in Sicilia è nota per ui suoi stravaganti abitanti, mostri di ogni genere. Si narra che la villa abbia subito un incantesimo lanciato dal principe proprietario che, arrabbiato per la sua bruttezza, decise di circondarsi di orribili caricature degli amici, ovvero animali su corpi umani e teste umane su corpi animali, nani e molte altre creature mostruose.

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Monastero di Torba a Varese: gli interni di questo celebre monastero sono decorati con numerosi affreschi religiosi fra i quali spicca quello di alcune monache in processione, delle quali non si vede bene il volto. La leggenda arra che le monache non vollero completare il dipinto in attesa che altre prendessero il loro posto, visto che avevano dovuto allontanarsi dal monastero. Ma questo non fu possibile perché esso venne presto abbandonato. Ma le sorelle scomparse sarebbero ancora lì, in attesa di concludere il loro dipinto.

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– Il Castello di Moncalieri è molto famoso perché si dice sia infestato dai fantasmi. Tra di essi un frate murato vivo, un bambino morto a causa di un incidente, una sposa assassinata, un cavaliere templare. In loco sono stati fatti dei ritrovamenti che confermerebbero la presenza di quest’ultimo. Certo, non è proprio un posticino confortevole, ma gli appassionati di misteri apprezzano questo e altro.

Laura De Rosa

yinyangtherapy.it





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