La passiflora è una pianta rampicante perenne ed annuale, il suo nome significa “fiore della passione” (dal latino passio = passione e flos = fiore), proprio per la sua somiglianza con alcuni dei simboli cristiani della passione di Cristo.
La passiflora fu introdotta in Europa nel 1610 da Emmanuel De Villegas un padre agostiniano che rientrava dal Messico dove gli indigeni la chiamavano granadilla e della quale mangiavano il frutto; De Villegas rimase però colpito dal fiore e dalle sue similitudini con la passione di Cristo: la corona di filamenti colorati che circonda l’ovario era la corona di spine; i 5 stami, le 5 ferite di Gesù; i 3 stigmi, i 3 chiodi; i 5 petali ed i 5 sepali gli apostoli rimasti fedeli a Gesù; l’androginoforo la colonna della flagellazione ed i viticci i flagelli mentre le 5 antere le 5 ferite. Nel trattato sulla “Crocifissione di Nostro Signore”, padre Giocomo Bosio ne parlò come il fiore della passione incarnata.
Anche gli Aztechi e gli Incas conoscevano questa pianta e godevano dei suoi frutti; in epoca vittoriana, nel Regno Unito era una pianta assai rinomata, ed usata come sedativo. La Passiflora caerulea possiamo tranquillamente coltivarla nel giardino di casa perché è una specie che sopporta il freddo invernale, nonostante sia originaria delle zone tropicali e subtropicali del centro e del sud America; cresce molto bene arrampicandosi con i suoi robusti viticci a qualsiasi supporto, quindi è perfetta per ricoprire muri, recinzioni o pergole ma potete anche coltivarla in vaso in appartamento mettendole a disposizione una superficie dove potersi arrampicare.
In giardino scegliete una posizione soleggiata e calda, con un terreno fertile, se abitate in zone fredde posizionate la pianta in zone riparate dai venti freddi e prevedendo nei primi anni di vita una protezione dai geli invernali.
In primavera e per tutta l’estate va annaffiata abbondantemente ma attenzione ai ristagni, non deve mai rimanere acqua nel sottovaso o nel terreno, in inverno va annaffiata con più moderazione mantenendo sempre il terriccio leggermente umido ma facendo estrema attenzione alle temperature, se scendono troppo potrebbero gelare le radici.
Mescolate il terreno a della sabbia in modo che sia più drenante e che le radici possano respirare ed affondare meglio e se fa caldo potrebbe anche fiorire tutto l’anno!
Se notate che le foglie cadono facilmente potrebbe esserci un problema con l’annaffiatura, assicuratevi che il terreno sia sempre umido, mentre se le foglie ingialliscono potrebbe essere un problema di luce, questa pianta ne vuole tanta ed è preferibile esporla a sud!
La passiflora oltre ad essere una pianta splendida ha anche diverse proprietà terapeutiche contro l’ansia, l’insonnia, lo stress e i dolori mestruali, infatti le sue foglie contengono alcaloidi, flavonoidi, fitosteroli, acidi fenoli, cumarine, eterosidi, cianogenici, tracce di olio essenziale; di questi i più importanti sono i flavonoidi che svolgono un’azione sul sistema nervoso centrale, soprattutto a livello della zona del midollo spinale, adibito al controllo dei movimenti e dei centri del sonno con proprietà sedative ed ansiolitiche. Da non sottovalutare l’azione degli alcaloidi armanici che hanno un’azione antispasmodica cioè rilassano il tessuto muscolare liscio come quello dell’utero, dell’apparato gastrointestinale e bronchiale, viene quindi in aiuto per i dolori mestruali e per i crampi all’intestino. L’azione della passiflora è anche piuttosto rapida per questo è molto apprezzata a livello erboristico; inoltre è un toccasana per tutti i disturbi legati alla menopausa.
Le foglie e i rami più giovani vanno raccolti in piena estate, i frutti sono famosi col nome di maracuya e sono ricchi di vitamina C con un elevato potere rinfrescante. Alcune ricerche stanno sfruttando i frutti della passiflora contro le intossicazioni alcoliche.
Per preparare un infuso di passiflora vi servono:
1 cucchiaio raso di foglie e parti aeree di passiflora e 1 tazza d’acqua (2 gr di passiflora per 100 ml di acqua); far bollire l’acqua e spegnere il fuoco, aggiungere la passiflora, coprire e lasciare in infusione per almeno 10 minuti, filtrare e bere al momento del bisogno in caso di ansia, nervosismo, palpitazioni o prima di andare a dormire.
Si può anche preparare una tintura madre di passiflora raccogliendo le foglie e i rami giovani in primavera, si utilizza la pianta fresca con un rapporto in peso di 1:10 e gradazione alcolica di 65% vol. Questa tintura può essere utilizzata per tutti, sapendo che la sua azione sedativa può andare a portare controindicazioni con altri farmaci che si stanno assumendo, 20-30 gocce diluite in poca acqua da 1 a 3 volte al giorno per calmare ansia e dolori muscolari, oppure 30-40 gocce prima di dormire per un’azione sedativa.
Il video di un fiore di passiflora che sboccia, di Eugenio Sollima
E’ una pianta stupenda con tante proprietà, perché non provate a coltivarne una in giardino?
Valeria Bonora
Guarda il mondo attraverso i miei occhi
[Tutte le foto e il video sono ©Eugenio Sollima]