Ti è mai capitato di vedere delle palline luminose dopo aver fissato per qualche secondo una fonte di luce? Capita spesso a tutti noi e sebbene sia classificato come un fenomeno “normale”, secondo il fosfenismo è molto di più. Queste palline/macchie si chiamano fosfeni, hanno una durata approssimativa di 3 minuti e rappresentano una sorta di portale. Se da un lato sono in grado di fornire energia al cervello, dall’altro ci aiutano a capire il suo funzionamento. Ovviamente perché si possa beneficiare dei fosfeni, è indispensabile praticare degli esercizi ad hoc. E qui entra in gioco il fosfenismo, tecnica concepita negli anni 50-60 dal ricercatore francese Francis Lefebure.
Cos’è il fosfenismo
Come premesso il fosfenismo si occupa dello studio dei fosfeni ma i suoi obiettivi non sono di tipo meramente teorico, lo scopo è aiutare tutti noi ad amplificare le capacità cerebrali attraverso l’azione della luce. Cosa si intende per capacità cerebrali? Non solo quelle indispensabili per svolgere attività quotidiane, ma anche “quelle che vanno a strutturare la personalità, facendo emergere i propri talenti e il meglio di sé, e ci spingiamo fino alle capacità “sottili”, i cosiddetti “poteri sovrannaturali” che alcuni manifestano spontaneamente, ma che ciascuno può affinare con l’addestramento fosfenico.”
Perché si parte dal fosfene? Perché secondo questa tecnica l’energia luminosa può essere trasformata in energia mentale. Per riuscirci è necessario effettuare alcuni esercizi che consentono di fissare le sorgenti luminose, senza controindicazioni eccetto che per le persone con glaucoma. Ovvero basterebbe osservare il sole, con appositi accorgimenti, e altre fonti luminose artificiali per ottenere benefici a tutto tondo: miglioramento della concentrazione, della memoria, della creatività, riduzione dell’ansia e dello stress, attivazione delle capacità sottili. Un altro aspetto importante del fosfenismo è l’idea che “tutto ciò che favorisce l’alternanza cerebrale stimola il buon funzionamento del cervello, e tutto ciò che è favorevole al buon funzionamento del cervello stimola l’alternanza cerebrale”. Questo significa che l’equilibrio tra i due emisferi è di basilare importanza per stare bene perché la vita stessa, inclusa quella umana, si basa sull’equilibrio tra forze opposte ma complementari. Il fosfenismo si propone anche questo scopo, regolarizzare e mettere in equilibrio le due parti.
L’importanza della luce nel fosfenismo
La luce è da sempre considerata potente, d’altronde ne siamo immersi ovunque e da sempre ne facciamo uso. Che sia il sole, il fuoco o una lampadina artificiale a emanarla, sempre di luce si tratta. E a quanto pare fissarla è una pratica di origini antiche, sebbene sia relativamente da poco che abbiamo compreso l’importanza di questa pratica. Essendo la luce energia, quando la osserviamo provoca reazioni chimiche ed elettriche nel cervello, sincronizzando le cellule cerebrali e accelerando i processi fisiologici. Questo significa che fissandola apportiamo energia al cervello con tutti i benefici che ne derivano.
Gli apparecchi e i corsi di fosfenismo
Per guardare la luce il fosfenismo propone curiosi strumenti che possono essere addirittura acquistati online. Ne sono un esempio le lampade fosfeniche a luce naturale, i riflettori di tipo fotografico che diffondono la luce in modo omogeneo, consentendo di ottenere fosfeni perfetti. E ancora lampadine di luce diurna da utilizzare nell’ambito del mixaggio fosfenico, mascherine oculari e via dicendo. Per apprendere le tecniche base il sito ufficiale del fosfenismo in italia mette a disposizione numerose risorse fra cui libri, software, file audio e video. Vengono inoltre organizzati dei corsi di fosfenismo a Torino di Livello I e Livello II, che includono elementi di base, applicazioni pedagogiche, tecniche respiratorie, dondolamenti e via dicendo.
Tutto questo può sembrare davvero assurdo e al momento nessuno può dire con certezza se i fosfeni siano così importanti per la nostra evoluzione ma come sempre il mio consiglio è di non escludere a priori. Personalmente non ho testato il fosfenismo ma l’idea che le macchioline di luce che spesso intravedo siano molto più di ciò che sembra mi affascina moltissimo. E mi induce a riflettere sulla realtà circostante, specialmente sulle cose che spesso diamo per scontate, senza nemmeno che il dubbio ci sfiori. Quanti di noi hanno mai pensato, prima d’ora, che i fosfeni potessero essere particelle di qualche valore? E chissà quanto altro ignoriamo.
Laura De Rosa