“Il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi. “
(Italo Calvino)
Camminare è un’attività spirituale per l’adulto ma anche e soprattutto per il bambino. Nella camminata il piccolo d’uomo si auto-educa grazie al proprio passo, scopre il mondo, allena corpo e mente, fa galoppare le idee.
Proprio per questo motivo nella pedagogia steineriana la passeggiata è momento educativo importante. I miei bimbi che frequentano una scuola materna steineriana fanno lunghe passeggiate nei sentieri di campo 3 giorni a settimana per tutta la mattinata. Si spostano con il sole, con la pioggia, la neve, il freddo o l’umidità. In questo modo, ben vestiti ed equipaggiati, possono conoscere attraverso i propri sensi l’essenza più autentica delle 4 stagioni: così non servono laboratori o cartelloni per spiegare l’autunno ma lo vivono sulla propria pelle, ne fanno esperienza e questa esperienza diventa parte di loro.
Camminare è un modo meraviglioso di scoprire il mondo e sé stessi: s’impara che ci vuole fatica per raggiungere un luogo ma questa fatica è bella, è divertente ed appagante. Passeggiare in gruppo poi è l’apoteosi: la fantasia dei bambini la fa da padrona e un ramoscello trovato lungo il percorso diventa un tesoro da riportare a scuola, una salita la possibilità di aiutare un amico in difficoltà, un ruscello un meraviglioso mare da esplorare, il canto delle maestre la melodia di un viaggio da favola.
La passeggiata è tutto questo ma molto di più. Purtroppo ai giorni d’oggi passeggiamo poco, soprattutto con i bambini, e ci perdiamo la magia di questa attività semplice ma dal potere immenso.
“Che cos’è un passo? E’ il possibile di fronte al tutto.”
Padre Gian Maria Polidoro
I bambini invece possono insegnarci a vivere in modo splendido la passeggiata: proviamo a portarli con noi in una camminata nella natura! Lasciamoli liberi di camminare, saltare, correre, esplorare alberi, animali, rami e foglie: in questo modo loro si dissetano di esperienza. Non hanno bisogno di attività organizzate o di tanti oggetti per apprendere la vita: la camminata è già di per sé un’occasione educativa fenomenale!
“A piedi vai veramente in campagna, prendi sentieri, costeggi le vigne, vedi tutto. C’è la stessa differenza che guardare un acqua o saltarci dentro.”
Cesare Pavese
Saltare nelle pozzanghere, scalare montagnette di terra, arrampicarsi sugli alberi, correre, cadere, vivere. Questa è la passeggiata educativa che ogni bambino dovrebbe sperimentare nel proprio percorso scolastico.
I legami amicali, poi, durante le camminate si rafforzano, diventano più liberi, più veri. I bambini fanno l’esperienza del mondo insieme ai compagni e questo li unisce ancora di più.
“Da soli si cammina veloci, ma insieme si va lontano…”
Filippo Clerici
Nei primi sette anni di vita il corpo e la mente sono affamati di esperienza ma non dell’esperienza costruita e artificiale, di quella sana, libera e naturale, dell’esperienza che è essa stessa maestra dove non servono spiegazioni, informazioni didattiche o laboratori: sono i sensi che devono acchiappare il mondo e farlo proprio!
Quando, dopo le passeggiate a scuola, guardo i miei bimbi con le gote rosse, gli occhi soddisfatti e la certezza di aver intrapreso gesta eroiche non posso far altro che emozionarmi e sorridere alla semplicità della vita perchè basta davvero poco per essere liberi.
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Elena Bernabé