Non più aule chiuse, corpi immobili, voti, compiti, classi divise per età e competizione sfrenata. La scuola ideata da due giovani poco più che trentenni, Andrea Gravina e Alessandra Polverini, è itinerante e sempre in movimento grazie alla guida di una splendida maestra, la Madre Terra. In alternativa ai principi e ai metodi dell’insegnamento tradizionale, Scuola Itinerante è un progetto educativo rivolto a bambini da quattro a dieci anni che frequentano la scuola tradizionale o praticano educazione parentale, con sede ad Asciano (frazione di San Giuliano Terme, provincia di Pisa). Una scuola a contatto con la natura e basata su principi di tipo libertario, che si fonda sull’apprendimento libero e motivato e vuol contribuire alla crescita di individui felici e liberi dalle pressioni del mondo industrializzato. Cerchiamo di capirne di più con l’aiuto di Andrea e Alessandra.
1) Quali sono le vostre esperienze formative e professionali precedenti e cosa vi ha spinto a intraprendere questa nuova avventura?
Le nostre esperienze in campo educativo sono il risultato di un percorso lungo e ricco di piacevoli sorprese. Aver conosciuto da vicino l’ambiente scolastico tradizionale, all’interno del quale abbiamo svolto un ruolo di supporto ed insegnamento, ci ha permesso di riscontrare in modo evidente la necessità di dover “uscire” dall’aula per poter offrire un’esperienza educativa basata sui bisogni e sugli interessi di ogni bambino. La nostra successiva esperienza è fondata su un costante percorso di formazione e autoformazione, i cui temi principiali riguardano la zooantropologia didattica, la pedagogia non direttiva, la pedagogia boschiva, l’outdoor education, la pedagogia Montessori, la pedagogia libertaria e democratica.
2) Cosa pensate della scuola tradizionale e in cosa si differenzia quella itinerante?
La scuola tradizionale è nata in un’epoca ben definita e con un preciso scopo, quello di creare dei lavoratori per le fabbriche. Classi divise per età, materie scorporate in piccole celle del sapere, orari scanditi da ritmi regolari e segnali acustici sono solo alcuni degli aspetti che rendono le scuole simili a delle fabbriche. L’edilizia scolastica e i suoi complementi rendono molto difficile la piena realizzazione di qualunque didattica che non sia stata appositamente pensata per un ambiente così stringente. Per molti studenti i banchi sono troppo stretti, le aule troppo chiuse, i muri troppo spessi e i tetti troppo bassi. I loro interessi e le loro passioni non sono presi in considerazione, soffocati dalla necessità del “raggiungimento del programma” e dalla “logica del voto”, quest’ultimo basato sulla buona riuscita delle “prove a tempo”, che sfavoriscono chi esprime la propria creatività e intelligenza attraverso canali non riconosciuti come primari dall’Istituzione Scolastica. L’immobilità del corpo e l’esercizio esclusivamente cognitivo non riescono a garantire un autentico interesse per la conoscenza. La dimostrazione di questa asserzione è sotto gli occhi di tutti, basti guardare l’atteggiamento e gli effetti della società attuale. Pertanto, una scuola che possa assolvere il compito di educare con coscienza deve necessariamente differire dal modello tradizionale, provando a cambiare verso, trasformandosi in una realtà itinerante e per quanto possibile libera. Le possibilità di apprendimento sono molte: dai boschi alle spiagge, dagli orti alle biblioteche, dai negozi agli artigiani, dalle case alle cucine e fin dove potrà arrivare l’immaginazione e la voglia di scoprire nuovi modi di vivere e di pensare.
3) Quali sono i valori base di Scuola Itinerante?
Per quanto riguarda i valori alla base del progetto educativo, ci sentiamo di stimolare la vostra curiosità elencando di seguito alcune parole:
Empatia. Comprendere i sentimenti delle altre persone e degli animali, rispettandone le diversità, è un atteggiamento fondamentale per sperare in una società migliore di quella odierna.
Felicità. L’attenzione e il rispetto verso le esigenze di ognuno è tale da riuscire a creare una forte relazione di fiducia.
Condivisione. È bello poter condividere i propri pensieri, le emozioni o anche un dono, sia esso concreto o astratto.
Indipendenza e Cooperazione. La creazione di regole condivise genera libertà e sicurezza d’azione. I bambini e le bambine organizzano le proprie giornate e imparano a prendersi cura del proprio tempo.
4) Potete spiegarci cosa intendete per valore della Controeducazione?
La Controeducazione è un pensiero sul quale il professor Paolo Mottana, docente di Filosofia dell’ educazione presso l’Università di Milano Bicocca, sta lavorando da diversi anni. La Controeducazione è un tentativo di pensare in maniera radicalmente diversa al modo in cui tradizionalmente si pratica l’educazione, per quanto riguarda gli spazi e i metodi fino ad ora praticati. Per un maggiore approfondimento rimandiamo ad una delle sue opere dal titolo “Piccolo manuale di Controeducazione”.
5) Cos’è l’educazione parentale e quali norme la regolano?
L’educazione parentale è un tipo di istruzione svolta in un contesto domiciliare, cioè al di fuori delle istituzioni pubbliche e private, quali in primis, le scuole. Si tratta di un fenomeno che è sempre esistito soprattutto in passato. In Italia la Costituzione (Articolo 30) stabilisce che: “È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli […]. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti”. È chiaro dunque che l’obbligo di ogni famiglia consiste nell’istruzione, non nella scolarizzazione. Per un maggiore approfondimento consigliamo di consultare il sito L’apprendimento in famiglia.
6) Come è organizzata e come funziona la vostra scuola?
Scuola Itinerante è un’associazione il cui principio fondante si esprime nella partecipazione diretta e democratica dei suoi iscritti. Ai genitori viene richiesto di partecipare ad incontri periodici, in cui verranno approfonditi alcuni aspetti di condivisione riguardo esperienze ed idee, utili per mantenere vivo il rapporto comunitario. La giornata inizia con un momento di confronto in cui le decisioni vengono prese attraverso il metodo del consenso democratico. Le attività di Scuola Itinerante non prevedono voti né compiti, i bambini non sono rigidamente divisi per età e non vengono incitati alla competizione. A Scuola Itinerante non ci si chiude in una piccola aula, ma si vive esplorando il mondo naturale e cittadino per mezzo di un pulmino.
7) Nel vostro sito elencate le varie attività svolte (scuola nel bosco, seminando s’impara, il tempio del gioco, giornate in spiaggia, spazio alle idee e zooantropologia didattica): ce le potete descrivere brevemente, facendoci capire come si insegna l’educazione all’ambiente e che ruolo ha nella vostra scuola?
Sempre più spesso sentiamo parlare della scoperta di nuovi disturbi, relativi ai bambini e alle bambine in età scolare. Un esempio è il Disturbo da Deficit dell’attenzione e Iperattività (ADHD). In questi anni si sta divulgando la convinzione che questo disturbo sia in realtà la causa della mancanza di esperienze a stretto contatto con il mondo naturale (Disturbo Da Deficit di Natura, teorizzato da Richard Louv, esperto americano di psicoterapia, consigliere del National Scientific Council, fondatore del Children and Nature Network, editorialista del New York Times ). A Scuola Itinerante gli ambienti naturali sono i luoghi privilegiati per un buon apprendimento e la maggior parte della giornata si svolge all’aperto, in qualunque condizione climatica. L’approccio profondamente esperienziale di Scuola Itinerante si esprime anche nel contatto diretto con la natura, che rende ogni esperienza speciale e irripetibile. Il paesaggio naturale muta con le variazioni atmosferiche e l’avanzare delle stagioni, offrendo un luogo vivo, con cui ogni bambino può confrontarsi positivamente. Il bosco, in particolare, è il luogo in cui si sperimenta l’avventura e si scoprono i propri limiti, dove aumenta la capacità di relazionarsi con l’ambiente naturale familiarizzando con i nomi delle piante e degli animali che costituiscono il patrimonio forestale e faunistico della zona. Si approfondiscono tematiche legate allo sviluppo sostenibile, alla biodiversità e all’educazione alimentare, imparando a non sprecare il cibo, a rispettare i ritmi naturali e a privilegiare il consumo di cibi sani, quali frutta e verdura, grazie anche alla cura e alla gestione di un orto biologico. L’incontro con animali non umani è una risorsa preziosa a cui ci avviciniamo proponendo un approccio empatico che rispetti i bisogni e le caratteristiche di ogni essere vivente. Anche la città è un luogo in cui poter apprendere grazie all’incontro con il patrimonio storico/culturale, scoprendo tecniche e metodi alla base della struttura cittadina e commerciale odierna.
8) Cosa vi stupisce dei bambini che partecipano alle vostre attività e quali sensazioni vi trasmettono?
Gli atteggiamenti che ci stupiscono sono legati al mondo delle regole. Spesso capitano episodi in cui i bambini alzano la mano per chiedere il permesso di fare qualsiasi cosa, ad esempio andare in bagno, pur sapendo che a Scuola Itinerante questo è considerato un bisogno naturale che non necessita di un permesso, ma è sufficiente avvisare il gruppo. Le sensazioni che i bambini ci trasmettono, dopo ogni esperienza, sono ricche di energia positiva. Attraverso il gioco e la sperimentazione del senso di libertà, bambini e bambine hanno la possibilità di seguire i propri interessi, accompagnati da una sana motivazione personale.
9) Che rapporto avete coi genitori dei bambini?
I genitori sono una risorsa e la relazione nei loro confronti è molto aperta, in modo particolare per quanto riguarda la condivisione del sapere e delle competenze. Con loro abbiamo instaurato un buon rapporto e ci auguriamo che la fiducia reciproca cresca ogni giorno sempre di più.
10) Con quali organizzazioni collaborate? Fate parte di alcune reti?
Scuola Itinerante collabora con diverse associazioni presenti sul territorio toscano e fa parte di due importanti reti internazionali: Children & Nature Network e Reevo. Inoltre è presente all’interno della mappa “scuola che cambia” promossa da Terra Nuova.
11) Posso chiedervi con quali aggettivi definireste la scuola itinerante e per quali motivi principali consigliereste di provare questa esperienza?
Se dovessimo definire Scuola Itinerante sicuramente citeremmo un paio di aggettivi usati spontaneamente dai bambini: ganza e buffa.
Crediamo che non esista un unico metodo educativo valido per ogni bambino; ciò che conta veramente in ambito educativo è cercare di offrire un’esperienza reale e autentica, nel rispetto dei tempi e delle caratteristiche individuali e di gruppo. Spesso ci chiedono quale metodo educativo utilizziamo, poiché per alcuni genitori sembrerebbe essere un elemento chiave nella scelta del percorso scolastico. La nostra risposta più sincera è quella di non voler issare nessuna bandiera, poiché utilizzeremo ciò che di ogni pedagogia, pensiero, teoria ci sembra più adatto applicare con i bambini che di volta in volta si susseguiranno. Consigliamo sempre alle famiglie di ascoltare la voce dei bambini e delle bambine, chiedendo loro cosa pensano riguardo la scuola e offrendo loro la possibilità di provare un’esperienza educativa differente. Invitiamo, inoltre, a conoscere personalmente gli educatori e le educatrici, poiché dentro ogni scuola ci sono delle persone, ma solo in alcune persone dimora un buon educatore o una buona educatrice.
12) Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Il nostro obiettivo per il futuro è quello di proporre le attività a scuole ed enti che condividono i nostri valori, auspicando in un cambiamento radicale che possa favorire la nascita di altre realtà simili a Scuola Itinerante. In questo modo si potrà offrire un modello di riferimento che contribuisca a cambiare rotta, per una scuola che consideri i bambini e le bambine non solo dei corpi da incasellare in aziende, ma individui alla scoperta della propria ciascunità, lungo il percorso formativo che li porterà a realizzare i propri desideri, nel rispetto del mondo che li ospita e degli esseri viventi che li accompagnano.
Sito Internet: www.scuolaitinerante.wix.com
Pagina Facebook: Scuola Itinerante
Marco Grilli
Foto by Scuola Itinerante