Una delle gite che si fanno ogni anno al Kindergarten (asilo) di mia figlia è la visita alla “Teddybärkrankenhaus”, la clinica dei peluches, una sezione all’interno dell’ospedale di Innsbruck gestita dagli studenti di medicina.
I bambini sono stati invitati a portare a scuola un peluche “malato”, lo hanno infilato nello zainetto, hanno preso l’autobus e sono andati all’ospedale. Lì sono stati accolti dagli studenti in camice bianco, che hanno condotto i bambini a visitare gli ambienti ospedalieri, per poi farli sedere col loro animaletto malato al tavolo del pronto soccorso dei peluches.
Ogni studente ha preso in carico un animale, e ogni piccolo proprietario ha spiegato quali fossero i “sintomi” riscontrati dal peluche. Tutto viene messo per iscritto in un apposito modulo da compilare, sul quale il futuro dottore scriverà anche la diagnosi e la terapia da seguire. Viene fatta anche una (finta) radiografia al paziente, che eventualmente viene medicato o addirittura ingessato.
Il cavallo di mia figlia si era rotto una gamba saltando un ostacolo, per cui è stato ingessato per bene, e ha dovuto fare un ciclo di punture! Ai bambini sono stati dati alcuni strumenti da portare a casa: cuffia, mascherina e guanti.
La clinica dei peluches esiste in alcune città dell’Austria da diversi anni, e ha il duplice scopo di insegnare ai giovani studenti l’importanza del rapporto umano nella relazione medico-paziente, con particolare riferimento all’infanzia, e soprattutto di avvicinare i bambini al mondo sanitario: all’ospedale, alla figura del dottore, agli strumenti di diagnosi e cura.
Attraverso un approccio giocoso, i piccoli hanno l’opportunità di vivere un’esperienza apparentemente negativa, come quella della malattia, dal punto di vista di un “genitore” che porta il suo bimbo-animaletto all’ospedale, aiutandolo quindi a mitigare le sue paure e spronandolo a superarle. Questo cambio di punto di vista è utilissimo al bambino per imparare a gestire le emozioni e a vivere le diverse situazioni della vita con un approccio più sereno possibile.
Il progetto è ormai consolidato a livello internazionale, soprattutto in alcuni paesi come Austria e Germania, in cui la clinica dei peluches viene allestita anche all’interno degli ospedali; ma l’iniziativa si sta diffondendo sempre di più anche in Italia, sotto forma di unità mobile.
Diana Cappellini
lamiavitadamammainaustria.blogspot.co.at
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Link al progetto italiano:
http://www.nazionale.sism.org/ospedale-dei-pupazzi/
Approfondimenti in tedesco sul prgetto di Innsbruck:
http://www.teddy-krankenhaus.at/ibk/
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