Sabato 27 febbraio si è tenuta l’inaugurazione di un sogno: è stato aperto a Brescia in Viale Italia 13 “21 Grammi“, un locale gestito da ragazzi con la Sindrome di Down.
E’ un bar panetteria nato da un progetto durato due anni partito dal Centro Bresciano e dalla cooperativa Big Bang: due anni di progettazione e ristrutturazione del locale e di formazione del personale. 19 giovani e adulti con sindrome di Down si sono formati per poter intraprendere questo importante progetto lavorativo.
Un locale ricco di servizi: colazioni, pranzi, spuntini, aperitivi, panetteria, pasticceria e gastronomia da asporto. Tutto pensato per offrire il miglior servizio in un luogo accogliente e colmo di significato.
“21 grammi” è un nome importante e non dato a caso. La Sindrome di Down viene chiamata anche Trisomia 21 e di 21 grammi sarebbe il peso dell’anima secondo il medico statunitense Duncan MacDougall che ha cercato di misurare la massa dell’anima nel momento in cui dopo la morte lascia il corpo (le sue teorie non sono ritenute scientifiche ma questo suo concetto è diffuso nella cultura popolare).
Un progetto di vita fondamentale per ragazzi e adulti con la Sindrome di Down che hanno così l’opportunità di avere un lavoro, una fonte di reddito, una indipendenza economica e un ruolo sociale importante.
I genitori dei ragazzi e tutte le persone che hanno partecipato al progetto sono molto soddisfatti, queste le loro parole: “21 Grammi è il suo nome e, prima di tutto, è stato un sogno. 21 Grammi è un sogno che abbiamo realizzato per permettere ai nostri figli di guardare al futuro con ottimismo e con serenità. 21 Grammi fornisce prodotti di alta qualità, serviti in modo professionale e in un ambiente accogliente. In più, a produrli e a proporli, saranno i nostri giovani che hanno la Sindrome di Down. Un vero progetto di business sociale che ha in se un’ulteriore idea. Infatti, dopo la formazione a 21 Grammi, la sfida sarà quella di incentivare gli imprenditori ad impegnare con la giusta resa un nostro lavoratore. E poi il passo successivo sarà una casa e una vera vita in autonomia. Si può fare. Non sarà per tutti, ma per molti si e noi ci mettiamo tutto il cuore.”
“Questa idea è grande, opera di persone grandi. Sono orgoglioso della comunità e della città che è riuscita a realizzare questo progetto” ha commentato il sindaco Emilio Del Bono.
Speriamo che anche altre realtà italiane possano copiare questo progetto di vita.