Il ciclo mestruale non ha un valore meramente fisiologico sebbene, nella società odierna, venga percepito come una seccatura tutta al femminile, di cui le donne farebbero volentieri a meno se non fosse per la sua importanza dal punto di vista riproduttivo. Ebbene, secondo Miranda Gray, autrice di “Luna Rossa”, questa visione è limitata: basterebbe prendere consapevolezza del proprio ciclo e delle energie ad esso associate per capirsi meglio e imparare a gestire la propria unicità.
Come ci suggerisce Miranda, “la società moderna considera l’esperienza del ciclo mestruale come un evento passivo, riconosciuto ma spesso ignorato o nascosto.” Difatti il ciclo è stato demonizzato nel corso dei secoli, giudicato sporco, lercio, impuro, segno del peccato. La vergogna e il timore che ne sono conseguiti accompagnano tutt’oggi le donne, vittime a loro volta di questa visione maschilista.
In effetti, col passare del tempo, le cose non sono poi tanto cambiate. Basti pensare che al giorno d’oggi la società industriale anziché favorire le donne mestruate, assecondandone i bisogni, le costringe a rinnegare il dolore o le altre sensazioni associate. Il solo aiuto offerto dalla società consiste in farmaci e rimedi tesi a lenire i sintomi, che ovviamente vengono percepiti in modo prevalentemente negativo.
Sebbene le donne, come suggerisce Miranda nel suo libro, abbiano lottato a lungo per ottenere un riconoscimento dalla società in merito allo stato alterato legato alle mestruazioni, ancora oggi non esistono strutture che le aiutino a decifrare i messaggi del ciclo e a utilizzare in modo costruttivo le sue energie. Peccato, visto che esso racchiude risorse inimmaginabili, in grado com’è di influenzare la crescita dal punto di vista fisico, emozionale, intellettuale e spirituale.
Prendere consapevolezza del proprio ciclo mestruale: i consigli di Miranda Gray
Come premesso, oggigiorno noi donne piuttosto che prestare ascolto ai messaggi del ciclo, cerchiamo di annientarne i sintomi. Il dolore fisico e psicologico ad esso associato, spiega Miranda, dipende dal fatto che la donna “combatte contro la sua stessa natura e questo può sfociare in rabbia, aggressività e frustrazione”. Il primo passo per riprendere contatto con se stesse consiste nel redigere un diario il cui scopo è “ottenere una chiara rappresentazione del proprio ciclo”. Miranda suggerisce di tenere un resoconto dettagliato per minimo 3 mesi che includa: data di inizio mestruazioni, fase lunare in corso (è possibile rifarsi ai simboli lunari classici che indicano luna nuova, piena, nascente o calante), sogni, sensazioni provate nel corso del giorno, stato di salute.
Dopo aver raccolto queste informazioni per diversi mesi, Miranda suggerisce di passare alla stesura del Disco Lunare: “disegnate un grande cerchio su un foglio di carta, dividete la circonferenza con tanti segmenti quanti sono i giorni del vostro ciclo, poi unite i segmenti al centro del cerchio con delle linee. Segnate l’esterno del cerchio con le date del calendario e l’interno con i numeri dei gironi del ciclo. Segnate inoltre le varie fasi lunari. Scorrete le informazioni riportate ogni giorno sul vostro diario e annotate le seguenti informazioni accanto al numero del giorno del ciclo:
1. Livello di Energia: dinamica, socievole, scarica, ritirata.
2. Emozioni: pacifica, armonica, arrabbiata, irritabile, amabile, magnanima, materna, intuitiva, sensazioni paranormali.
3. Salute: stanchezza, qualità del sonno, particolari voglie di cibo, cambiamenti fisici.
4. Sessualità: attiva, passiva, erotica, sensuale, bisognosa, aggressiva, amorevole, attenta, lussuriosa, nessuno stimolo.
5. Sogni: atti sessuali, interazioni con uomini o donne, colori forti, animali, contenuto magico o mestruale, premonitori, ricorrenti.
6. Espressione esteriore: creatività, attività sportiva, fiducia, abilità organizzativa, concentrazione, capacità di affrontare le situazioni, modo di vestire.” Onde evitare confusione, i giorni simili vanno raggruppati insieme, in modo da individuare sensazioni e sogni di medesima natura in alcuni giorni del mese. Annotazioni e Disco Lunare aiutano a mantenere il contatto con il ciclo.
Ma questo è solo il primo passo per imparare a conoscersi attraverso il ciclo mestruale. Miranda offre molti altri suggerimenti e alcuni esercizi specifici tesi a risvegliare la consapevolezza del proprio utero, che a suo parere è strettamente collegato alla mente.
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Le fasi del ciclo mestruale: Strega, Vergine, Madre, Incantatrice
L’autrice individua 4 fasi corrispondenti ai diversi momenti del ciclo.
La prima fase è quella della Strega, che ha inizio con le mestruazioni o poco prima, terminando con la fine del flusso. In questo momento mente conscia e inconscia comunicano più facilmente a tutto vantaggio della saggezza. In questa fase di ritiro interiore i processi mentali sono rallentati mentre le emozioni affiorano facilmente.
La fase della Vergine segue quella della Strega ed è un momento di rinascita, in cui realizzare le ispirazioni e le idee nate nella fase precedente. Il corpo ha più energia e vigore, non necessita più di tanto riposo. Ci si sente più sicure di se stesse e fiduciose, più socievoli e disposte a flirtare.
Segue la fase della Madre, un momento molto energico ma meno egocentrico della fase precedente. In questo momento si prova amore profondo, desiderio di dedicarsi agli altri e di procurare loro piacere, ma anche autosufficienza matura.
Infine durante la fase dell’Incantatrice le donne perdono progressivamente la forza fisica, divenendo piuttosto irrequiete, desiderose di attività ma in modo dispersivo. La mente è agitata, si provano sensazioni destabilizzanti, il potere di seduzione aumenta ma è diverso da quello della Vergine, più profondo e primordiale. L’Incantatrice, anche nel sesso, cerca la sfida piuttosto che il romanticismo. Le capacità psichiche, in questa fase, possono migliorare. Ma le energie dell’Incantatrice, se canalizzate male, anziché aumentare la creatività portano distruzione.
Ovviamente i consigli di Miranda Gray non si esauriscono qui e vi consiglio vivamente di leggere “Luna Rossa” per approfondire l’argomento ed imparare, passo passo, a riscoprire la consapevolezza perduta, in modo che un giorno il ciclo anziché un fastidio possa trasformarsi in una risorsa preziosa.
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Laura De Rosa
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