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Psicologia

Il principio 90/10 di Stephen Covey: ciò che ci accade nella vita dipende soprattutto da noi

Di Marco Grilli - 2 Novembre 2015

Gran parte di ciò che ci succede dipende dalle nostre reazioni agli eventi inevitabile. Ogni uomo può fermarsi a riflettere, imparare a dominare i suoi impulsi e condizionare in modo costruttivo la sua vita e i suoi rapporti interpersonali. Basta che si controlli e che lo voglia. Traiamo queste considerazioni dal noto principio 90/10 elaborato dal compianto Stephan Covey, imprenditore, scrittore e influente teorico della leadership personale, autore del best-seller “I sette pilastri del successo”.

Tra lo stimolo e la risposta c’è la libertà di scelta. Su questo tasto insisteva il grande “motivatore” scomparso nel 2012, fermamente convinto che solo il 10% di ciò che accade è inevitabile, mentre il restante 90% dipende esclusivamente da noi. Se quindi qualcosa capita indipendentemente dalle nostre azioni e volontà e non possiamo evitarlo, abbiamo il potere di dominare e indirizzare nel verso giusto tutto ciò che ne consegue. Pensare prima di agire, porre a freno istinti e rabbia e capire come conservare il bene che abbiamo, sono gli atteggiamenti giusti per raggiungere questo importante obiettivo, che coincide col nostro benessere personale e con la massima armonia verso gli altri.

Per comprendere appieno la portata di questo principio ci viene in soccorso il noto esempio della tazzina di caffè, più volte citato da Covey. Ecco di cosa si tratta. Pensate a un’usuale scena quotidiana, ossia al rito della colazione in famiglia. Siete comodamente seduti mentre sfogliate il giornale e vi gustate un bel cornetto alla crema, quando vostra figlia rovescia involontariamente la tazzina di caffè sulla vostra camicia. È appena successo l’inevitabile (il famoso 10%), perché la macchia ha già fatto il suo corso e siete per forza di cosa costretto a cambiarvi. Se volete capire come procederà il resto della giornata pensate ora alle possibili reazioni che potete avere di fronte a questo banale (e incontrollabile) episodio.

1- Ecco la prima: vi alzate infuriato e iniziate a urlare e a rimproverare sia vostra figlia per la disattenzione avuta sia vostra moglie perché ha posto la tazzina troppo vicina al bordo del tavolo. A questo punto la bimba che aveva provato inutilmente a scusarsi scoppierà in lacrime, mentre voi state ancora litigando con vostra moglie e siete frettolosamente alla ricerca di una nuova camicia da indossare. La confusione regna sovrana e ormai lo scuolabus è già partito: non vi resta che accompagnare vostra figlia, ma la paura di far tardi in ufficio vi porta a schiacciare troppo l’acceleratore, fino alla comparsa dell’immancabile paletta del vigile, che vi fa accostare e vi sventola sotto gli occhi l’inevitabile multa per eccesso di velocità. Salutate frettolosamente vostra figlia e correte di nuovo in ufficio, ma oltre ad aver fatto tardi vi accorgete di un altro incredibile imprevisto: mentre stavate perdendo tempo imprecando contro tutto e tutti per una banale macchia di caffè sulla vostra camicia, vi siete dimenticati di prendere la borsa coi documenti fondamentali per il vostro lavoro. Potete ben dirlo, la giornata è iniziata davvero male…e sicuramente finirà peggio, quando di ritorno a casa troverete moglie e figlia ancora imbronciate per quanto successo in mattinata, che non avranno voglia di parlarvi. Se a questo punto vi fermate un attimo per chiedervi di chi è stata la colpa per questa giornata da incubo, forse capirete che ci avete messo molto del vostro per far andar male le cose, perché la reazione che avete avuto per un semplice episodio non era l’unica possibile, come dimostra il secondo caso.

2- Siete seduti a tavola per la colazione con la famiglia riunita, quando vostra figlia rovescia inavvertitamente la tazzina di caffè sulla vostra camicia. Mortificata per quanto successo vi chiede scusa e vi abbraccia forte sussurrandovi all’orecchio che vi vuole tanto bene, mentre voi ci fate una risata su e pensate che tutto sommato non è successo nulla di grave: macchiata una camicia, nel guardaroba ce n’è pur sempre un’altra pronta a sostituirla. Nel frattempo vostra moglie, emozionatasi di fronte al bel quadretto familiare, si è già affrettata a preparare un altro caffè, mentre la bimba vi porta una bella camicia fresca di bucato, pronta da indossare. Non avete perso tempo in banali liti e così vostra figlia è già pronta alla fermata dello scuolabus, mentre voi vi dirigete sereni in ufficio, guidando con calma e arrivando in orario. Detto ciò, potete facilmente immaginare che l’atmosfera che regnerà la sera in casa sarà ben diversa da quella descritta in precedenza.

Ricordate il film “Sliding doors”? Là bastava la casualità del salire o meno in una metropolitana per determinare differenti esiti, qua è la semplice reazione individuale a un episodio banale, a condizionare l’esito della giornata e i rapporti interpersonali. Una risposta istintiva, rabbiosa e spropositata si è tradotta in un giorno da dimenticare, laddove un’altra riflessiva, mite e accorta non ha minimamente incrinato l’armonia familiare, tenendoci al riparo da ansie e stress. Pensate ora a quanti eventi inevitabili simili a quello trattato ci capitano nel corso di una giornata, e a quanto possiamo rivolgerli a nostro favore o sfavore unicamente con la nostra capacità di reazione. Non siamo schiavi degli episodi e siamo pur sempre in grado di indirizzarli, grazie a una sana riflessione, a una bella scorta di self-control, a un pizzico di ottimismo e al dono di sapere intravedere anche quel po’ di positivo che si può trarre dagli inconvenienti e dai fatti spiacevoli.

Imprecherete ancora alla prossima macchia di caffè sulla vostra camicia?





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