“L’amore non è bello se non è litigherello…” diceva un famoso detto. Il detto però non aiutava dando “dosi” esatte o “tempi” per ottenere una ricetta perfetta; anche perché ogni diverbio, ogni litigata, spesso, porta una coppia ad allontanarsi, ad essere aggressivi, a innescare diverbi e insoddisfazioni malsane. Litigare sicuramente è inevitabile, ma ciò che puoi fare, per la tua vita di coppia, è imparare 3 tecniche per litigare in maniera adeguata, in modo efficace, affinché questa dinamica spesso negativa emerga quale momento di crescita e di confronto con il/la partner.
1. Non giudicare
Quando litighi, devi esprimere i tuoi vissuti e non giudizi che minano l’altro. Se parli utilizzando messaggi in prima persona, usando il pronome “Io”, il tuo destinatario ti ascolterà più facilmente perché messo in una zona di confort in cui non solo non avverte di essere giudicato, ma non innalza barriere fisiche e mentali.
Ti faccio un esempio. Torni a casa e trovi la tavola del pranzo ancora apparecchiata. Sei nervosa, lo vedi e inizi a urlare: “anche oggi non hai alzato un dito per aiutarmi. Non sono tua madre o la tua serva!”. Errore catastrofico. Come rimediare a questa situazione che tutti vivono? Allenati ed esprimi in prima persona la tua situazione di disagio: “Mi sento stressata, sono infelice perché non mi sento ascoltata da te. Quando torno, dopo una giornata di lavoro, è gratificante trovare la casa in ordine, perché quando mi aiuti nelle faccende domestiche sento che ti prendi cura di me e ci tieni a noi”. Se noti, la prima comunicazione da il via ad una litigata che andrebbe a chiudersi con emozioni negative e innescando un conflitto, mentre il secondo modo enuncia e condivide un vissuto, una richiesta, e pone le basi per un dialogo.
2. Ascolta
Devi ascoltare le parole dell’altro. Questa è una cosa molto molto difficile, anche se sembra scontata. Non interromperlo, quando ha finito rispondi lentamente, in questo modo: prima riassumi o parafrasi ciò che il partner ti ha esposto, poi dici la tua idea in merito. Questo servirà ad avere una visione della discussione chiara ad entrambi, avere un ascolto attivo, tranquillizzare la persona che hai davanti e sarà un ulteriore aiuto per esporre i tuoi concetti in modo chiaro ed efficace. L’obiettivo non è vincere una partita ma comprendersi.
3. Non richiamare eventi passati
Sopraggiunge il passato: nei momenti in cui comprendi che la comunicazione rievoca momenti passati cerca di bloccare quel fiume in piena che, se pur vi riguarda, non fa però parte del momento presente in cui stai cercandolo soluzione ad un problema specifico. Ogni problema a tempo debito e in una sede specifica, quindi proponi di parlarne in un momento differente. Non dare adito alla possibile “inondazione emotiva” che il partner sta preparando, perché non solo non porterà a risolvere il problema del presente, bensì innescherete nodi passati che sarebbe opportuno risolvere in circostanze differenti.
Allenati in queste 3 facili tecniche di conduzione comunicativa, per portare una litigata malsana e conflittuale quale dinamica e momento di crescita, di confronto con il/la partner.
Dr.ssa Giada Ave Psicologa e Formatrice
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