Conosciuta fin dai tempi antichi, la portulaca (Portulaca oleracea L.) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Portulacaceae; in Italia è conosciuta con diversi nomi a seconda della regione in cui ci si trova:
• porcellana, procaccia,
• purselana (Liguria),
• erba grassa (Lombardia),
• barzellana (Sardegna),
• purcacchia o purcacc (Lazio),
• porcacchia (Marche),
• precacchia (Abruzzo),
• porcacchia o perchiacca (Basilicata),
• pucchiacchèlla, chiaccunella (Campania) o picchiacchella,
• perchiazza, sportellecchia (Toscana),
• andraca, purchiacca (Calabria),
• purciaca o purciddana (Sicilia),
• perchiazza o spurchiazza (Puglia),
• ‘mbrucacchia o brucacchia (Salento).
[Se ne conoscete altri fatecelo sapere!!]
Ora che conosciamo tutti i suoi nomi, dobbiamo sapere che è una pianta davvero straordinaria originaria, presumibilmente dell’Asia (alcuni pensano India o Sudamerica), era usata già nell’antico Egitto come erba medica, e la sua fama raggiunge i paesi arabi e il Mediterraneo già nel Medioevo.
La portulaca si può trovare fra le crepe dei marciapiedi, tra i margini delle strade e i lati dei tombini, ma spesso viene coltivata proprio come l’insalata, e dalle notevoli proprietà in più!
Le sue proprietà infatti sono diverse: diuretiche, vermifughe, depurative, dissetanti, anti-diabetiche, antiemetiche e antidiarroiche, per la cura di emorroidi ed emorragie post parto. Inoltre gli impacchi con le foglie di portulaca sono un toccasana per ulcere, punture di insetti, acne e eczema. Gli infusi di portulaca favoriscono la fluidificazione dei muchi bronchiali, sedano la tosse e combattono la febbre.
Ma la sua vera importanza è stata scoperta solo di recente, perchè la portulaca è ricca di acidi grassi polinsaturi di tipo omega 3, utilissimi nella lotta contro il colesterolo e di conseguenza le malattie cardiovascolari (100 g di foglie di portulaca contengono all’incirca 350 mg di acido α-linolenico).
Oltre agli Omega-3, contiene vitamina A (su 100g 66 RAE), vitamina C (21g su 100g di foglie) e alcune vitamine del gruppo B, come la Riboflavina (B2) e la Niacina (B3); oltre a sali minerali come ferro, potassio, magnesio, fosforo, zinco, selenio e calcio.
Di questa pianta è tutto commestibile: foglie, fiori, semi e fusto, ma il maggior beneficio lo si trae dalle foglie consumate crude.
I valori nutrizionali di 100 g di foglie fresche di portulaca oleacera sono:
Calorie | kcal. | 16 |
Acqua | % | 94 |
Proteine | % | 1.3 |
Carboidrati | % | 3.4 |
Grassi | % | 0.1 |
Ceneri | % | 1.2 |
Il sapore della portulaca è leggermente salato e acidulo simile a quello del lime, per questo motivo è perfetta da aggiungere alle insalate che accompagnano i fritti.
Si può aggiungere alle zuppe per “legarle”, alle frittate o alle insalate di pasta.
Ecco alcune ricette veloci e facili da preparare per gustare la portulaca al meglio.
Pasta e portulaca
pasta corta
portulaca fresca
pomodorini
aglio
olio evo, sale e pepe
Cuocete la pasta e nel frattempo imbiondite l’aglio con un cucchiaio di olio evo, aggiungete le foglioline di portulaca il sale e il pepe, cuocete per circa 10 minuti, intanto lavate e tagliate a pezzetti i pomodorini, aggiungeteli alla portulaca e lasciate cuocere ancora 10 minuti circa.
Scolate la pasta e conditela con la portulaca e i pomodorini… stupirete i vostri ospiti!
Farfrittata alla portulaca
farina di ceci
acqua
sale
portulaca
1 porro
un rametto di timo
noce moscata
olio evo
Mescolare farina, acqua, sale e olio in modo da ottenere una pastella cremosa ma non densa (le quantità dipendono molto da quanta farfrittata volete ottenere, con una tazza di farina metto due cucchiai di olio evo e l’acqua la metto pian pianino a filo fino ad ottenere la consistenza voluta); aggiungere noce moscata e lasciare riposare un’oretta.
Poi tritate il porro, prendete le foglie di portulaca lavate e il rametto di timo, appassite il tutto in una padella con un filo d’olio evo e unite il tutto alla pastella.
Ora nella pentola antiaderente versate la pastella e cuocete 10 minuti per lato fino a completa doratura… il successo è assicurato!
Se volete altre ricette vi consiglio il sito Erbe in Cucina, ne troverete tantissime e alcune davvero inaspettate!!
Valeria Bonora