E’ tempo di angurie, rosse, succose, dolci e… piene di semini neri!
Sappiamo tutti quanto sia buona l’anguria ma oggi vogliamo soffermarci su quei piccoli semini neri che normalmente scartiamo quando mangiamo il frutto, forse non tutti sanno che sono ricchi di proprietà benefiche e che in Asia e Medio Oriente li tostano e li mangiano normalmente tutto l’anno, addirittura in Egitto è uno degli snack salati preferiti.
I semi di anguria possono essere anche usati per fare oli, minestre e tè, e proprio per il loro alto contenuto di acidi grassi essenziali, proteine e sali minerali sono un ottimo contributo per la salute, aiutano ad abbassare il colesterolo e a regolare la pressione arteriosa.
Sono inoltre ricchi di ferro, zinco e magnesio che aiutano a metabolizzare i carboidrati e gli zuccheri nel sangue e a ridurre l’azione dei radicali liberi.
Le vitamine del gruppo B contenute in essi, come la niacina, l’acido folico, la tiamina, la riboflavina, la vitamina B6 e l’acido pantotenico ( B5) aiutano il funzionamento del sistema nervoso, dell’apparato digerente e della salute della pelle.
Hanno anche proprietà diuretiche, stimolano il sistema renale ad eliminare l’eccesso di liquidi del corpo, e proprietà lassative grazie al loro alto contenuto di fibre che stimolano la motilità intestinale.
Coi semi di anguria si possono fare diverse cose, vanno lavati e asciugati e poi fatti essiccare all’aria, in questo modo potete usarli per creare nuove piantine l’anno prossimo oppure potete realizzare delle collane o dei braccialetti!
I semi sono facili da forare anche solo con un ago, e possono essere usate al posto delle perline per realizzare bijou davvero interessanti.
Come con i noccioli di ciliegia, i semi di lino o il sale caldo, è possibile utilizzarli per creare dei cuscinetti termici caldi o freddi da applicare per alleviare i dolori alla cervicale, contusioni, ematomi…
Se invece volete mangiarli, vi consiglio di provarli tostati, lavateli, fateli asciugare bene e poi disponeteli su di una teglia con della carta da forno, un filo d’olio d’oliva e del sale… 10-15 minuti a 180°C e sono pronti da rosicchiare. Attenzione a non esagerare a mangiarli con la buccia, potrebbero creare “intoppi” intestinali, sarebbe meglio sbucciarli.
Se vi piacciono le spezie potete frullare i semi di anguria con peperoncino, aglio e sale, una volta ottenuto un composto omogeneo lasciate essiccare tutto al sole… è perfetto per insaporire qualsiasi cosa!
La ricetta originale dice di utilizzare semi e peperoncini tostati, macinarli fino ad ottenere una polvere fine e poi aggiungere l’aglio e completare la macinatura. Aggiungere il sale e lasciare essiccare bene sopra una teglia.
Per ottenere una bevanda dissetante e ricca di tutte le sostanze benefiche dell’anguria potete far bollire due litri d’acqua e versarli in 4 cucchiai di semi macinati; lasciare in infusione per 10-15 minuti e servirla dopo averla filtrata.
I semi di anguria possono essere usati anche per insaporire il pane, i crackers, i biscotti, i muffing o il muesli, basterà tostarli ed utilizzarli come si utilizzano i semi di zucca o di girasole.
Potete anche farne un ottimo olio, conosciuto anche con il nome di olio di melone Kalahari, il suo nome deriva dal deserto africano, dove l’olio è molto apprezzato per la sua azione nutriente. Per ottenerlo bisogna essiccare i semi e spremerli a freddo in ciotole di legno, il suo colore è giallognolo e il profumo ricorda l’olio di noci.
Quest’olio è un toccasana per tutti i tipi di pelle e grazie alla grande concentrazione di acidi grassi è ottimo per purificare la pelle dagli eccessi di sebo. E’ ottimo anche per lenire la cute dei bambini e per mantenere l’elasticità della pelle, aiutandola anche in caso di infiammazioni e irritazioni.
Una volta ottenuto l’olio di semi di anguria, va conservato in recipienti di vetro scuro e lontano dalle fonti di luce.
Ora che sapere come utilizzarli al meglio non buttateli via quando mangiate l’anguria, ma conservateli gelosamente… e se per caso avete un topino, un criceto o uno scoiattolo provate a dargliene un po’, ne sono golosissimi!
Valeria Bonora