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Sale rosa dell'Himalaya: ecco come usarlo in casa, per la salute e per la bellezza!

Di Marco Grilli - 5 Maggio 2015

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Puro, incontaminato e ricco di ben 84 oligoelementi, il sale rosa dell’Himalaya si è formato 250 milioni di anni fa, in conseguenza dell’evaporazione di ampi specchi di mare e della formazione della catena montuosa con le vette più alte del mondo.

Non raffinato né trattato chimicamente, questo sale cristallino viene estratto a mano dalle miniere pakistane, selezionato, levigato, lavato in soluzione satura per togliere polveri e residui, essiccato al sole e quindi macinato e impacchettato. Proviene dalle viscere della terra e non dal mare, come il più comune e utilizzato sale marino. Rispetto a quest’ultimo, che deriva da un processo di lavorazione industriale, presenta dunque migliori qualità, poiché incontaminato, più ricco di minerali (iodio, magnesio, zinco, ferro, calcio ecc.) e privo di tossine e sostanze inquinanti.

Depurante, disintossicante e rinvigorente, il sale rosa dell’Himalaya, il più puro e completo in assoluto, è sinonimo di benessere ed equilibrio psico-fisico e presenta innumerevoli benefici: equilibra il pH a livello delle cellule, migliora l’assorbimento intestinale, supporta la respirazione e la circolazione sanguigna, accresce la forza delle ossa, attenua l’ansia e favorisce il sonno, purifica e tonifica la pelle, contribuisce all’igiene orale e dentale, allevia i disturbi muscolo-articolari e della digestione e cura le affezioni renali e respiratorie.

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Utilizzato in cucina, esalta i sapori, è facilmente assimilabile dall’intestino, evita i ristagni idrici e, non essendo solo cloruro di sodio, protegge in generale la nostra salute. Ottimo per condimento e come conservante, è inoltre consigliato come integratore salino per la dieta quotidiana dei cavalli.

Al di là dell’uso alimentare, il sale rosa cristallino è impiegato anche come soluzione idrosalina per le sue innumerevoli proprietà terapeutiche. Per prepararla, mettete vari cristalli di sale in un piccolo recipiente di vetro, riempitelo fino all’orlo con acqua di sorgente e lasciatelo riposare per almeno un’ora. A questo punto avrete una soluzione satura al 26%, che può essere utilizzata in piccole dosi per numerose preparazioni: pura e imbevuta su una garza sterile per la cura di micosi e verruche; diluita all’1% (un grammo di sale in 100 ml di acqua) per lavaggi agli occhi e al naso; diluita al 5% per inalazioni, bagni e pediluvi.

Una cura idrosalina orale potrebbe fare al caso vostro per combattere allergie e malattie delle vie respiratorie, disturbi cardio-circolatori, infiammazioni e problemi cutanei, stati di ansia e stress, affezioni renali e gastriche. Ogni mattina basta bere un bicchiere da 200 ml di acqua di sorgente, a cui avrete aggiunto un cucchiaino di questa soluzione, per scoprire i suoi notevoli effetti benefici.

Se invece siete alle prese con asma, bronchite, raffreddore da fieno o altre malattie respiratorie, vi consigliamo le inalazioni, da effettuarsi versando poco più di 20 grammi di sale rosa in una pentola d’acqua bollente da uno o due litri. Una volta sciolto il sale, inalate per 15-20 minuti coprendovi la testa con un asciugamano, per tornare a respirare bene.

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Per il lavaggio del naso e gli sciacqui idrosalini, ottimi in caso di infiammazione del cavo orale, si utilizzano appositi strumenti disponibili in farmacia, quali ampolle, spruzzatori o irroratori, mentre per il lavaggio degli occhi dovete ricorrere alle coppette in vetro.

Il bagno salino deve invece avere una concentrazione minima dell’1% (1 Kg di sale in una vasca di 100 l) e non prevede l’utilizzo di altri prodotti. Essendo faticoso per la circolazione, cercate di non superare mai i 37° e fate in modo che sia presente in casa almeno un’altra persona per qualsiasi complicazione. Perfetto per idratare e purificare la pelle, è altamente rilassante e libera dalle tossine. Fatelo durare una mezz’oretta e, una volta finito, non risciacquate la pelle e asciugatevi con delicatezza senza strofinare.

Il sale dell’Himalaya, che si trova in alcuni supermercati, nei negozi bio e anche online, è ormai utilizzato in numerosi prodotti cosmetici e in barre da utilizzare sulla pelle bagnata, che eliminano le cellule morte e purificano e rigenerano l’epidermide, prevenendo quindi l’invecchiamento.

In commercio si ritrovano anche i cuscini e le lampade. I primi, di diverse dimensioni e forme, si utilizzano prevalentemente a caldo (dopo esser stati riscaldati in forno a 50-60° per pochi minuti) ma anche a freddo (dopo averli posti in freezer all’interno di sacchetti di plastica) e sono ottimi per curare dolori articolari, muscolari, cervicali e mestruali, mal di schiena, ematomi, crampi, stiramenti, contratture, otiti ecc. Applicateli per circa 20 minuti sulle parti del corpo doloranti e otterrete un rapido sollievo. Uniche controindicazioni in caso di affezione reumatica infiammatoria acuta o gotta acuta.

Lampada di sale dell Himalaya

Per la salubrità degli ambienti vi consigliamo invece le lampade di sale, che non solo diffondono una calda piacevole e rilassante luce ambrata, ma purificano anche l’aria degli interni emettendo ioni negativi. Si attenuano così i problemi legati all’elettromagnetismo, dovuti all’eccessiva presenza di ioni positivi, legata al massiccio utilizzo di apparecchi elettronici nelle nostre abitazioni. Questi ionizzatori naturali sono adatti a ogni ambiente della casa e aiutano nei casi di irritabilità, scarsa concentrazione, spossatezza, insonnia e mal di testa, riducendo al contempo gli attacchi d’asma, le allergie respiratorie e la comparsa delle malattie da raffreddamento.

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In generale, al di là delle raccomandazioni che vi abbiamo fornito sul bagno salino e sui cuscini, il sale rosa non presenta particolari controindicazioni, anche se è bene non esagerare con le quantità in cucina e soprattutto stare attenti all’utilizzo congiunto dei due sali, perché ogni alimento confezionato o precotto già contiene il tradizionale sale marino.

Come facilmente immaginabile il sale dell’Himalaya non è un prodotto a Km 0, e si nutrono dei dubbi sul fatto che le attività di estrazione riescano a rispettare le giuste condizioni di lavoro e a tutelare l’ambiente circostante. D’altronde, per ottenerlo occorre pur sempre scavare una roccia millenaria. In ogni caso, vi consigliamo di informarvi e di acquistarlo da un produttore che rispetti i principi del commercio equo e solidale.

In quel mare primordiale risucchiato dalle montagne continua a celarsi un prezioso elemento, utilissimo alla nostra salute.

Marco Grilli





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