Solo ieri abbiamo pubblicato un articolo che parlava di due giovani laureati che hanno deciso di vivere senza denaro. Il cibo e gli oggetti di uso comune riescono a procurarseli nella spazzatura dei supermercati (mole cose gettate dai supermercati sono ancora consumabili).
Il nostro articolo ha voluto mettere in evidenza lo spreco della nostra società e ha voluto farsi portavoce del messaggio di questi giovani contro un consumismo occidentale davvero esagerato.
Sono giunte però in redazione moltissime richieste da parte dei lettori: ci hanno chiesto di approfondire la vicenda e di spiegare come questa famiglia riesce quotidianamente a non utilizzare il denaro. Sembra infatti una modalità di vivere davvero impossibile ai giorni nostri.
Eticamente ha approfondito la vita di questi giovani.
Innanzitutto è doveroso precisare che non hanno deciso questa vita perchè non hanno le possibilità per vivere “normalmente”: all’origine della loro scelta di vita vi è la volontà di voler attirare l’attenzione verso il grande problema dello spreco. Sono molto informati sul tema e ci tengono a precisare che non mettono a rischio la loro piccola figlia.
Come fanno però a vivere senza denaro?
Dove abitano? Nel seminterrato di una villa nel Brandeburgo: il proprietario della villa dà loro dimora, elettricità, acqua e riscaldamento in cambio di lavori domestici.
Come fanno a procurarsi beni che non riescono a trovare nella spazzatura dei supermercati? In cambio di lavoretti come giardinaggio, riparazione di computer, cura degli animali, piccoli lavori da muratore, coltivazione di un orto ricevono non denaro ma tutte le cose di cui hanno bisogno come gli abitini per la bimba. Vivono quindi praticando il baratto, lo scambio di beni e/o di servizi.
Il baratto è una pratica antica che, dimenticata per anni, si sta ora diffondendo sempre di più!
Vivere senza denaro è quindi possibile: basta armarsi di buona volontà, di coraggio e di costanza.
Una vita apparentemente facile ma invece basata sul sacrificio, sulla semplicità e sulla sobrietà.
Voi riuscireste a vivere così?