Lo facevano le nonne una volta, si diceva “fai la calza” anche se stavano preparando maglioni elaboratissimi con intrecci degni di alta maglieria, eppure erano instancabili, lì a sferruzzare di continuo, e mi ricordo che da bambina mi chiedevo sempre perché lo facessero, era noioso, tutto il giorno chine sui punti sui loro ferri, e conta e intreccia e disfa, conta intreccia e disfa… e poi uscivano opere d’arte da quelle mani d’oro.
Oggi è un’arte riscoperta, è ritornata in auge ma come mai? Qual è lo spirito che coglie all’improvviso e fa innamorare tutti (anche molti uomini se ne stanno appassionando) del lavoro a maglia o meglio come si dice oggi del Knitting?
Pare che il motivo principale della riscoperta del lavoro a maglia sia il relax, in una società frenetica, dove si è sempre di corsa, fermarsi a creare qualcosa che non sia così impegnativo come ad esempio dipingere che implica conoscenza di tecniche, pulitura del posto di lavoro dei pennelli, cambio d’abito e tutta una serie di operazioni che vanno oltre il semplice dipingere, il knitting non ha niente di tutto questo, basta un gomitolo due ferri e un giornale da seguire oppure anche solo lo la fantasia. Quando non si ha più voglia basta riporre il lavoro che verrà poi ripreso in seguito senza problemi.
Quindi possiamo dire che il knitting è una vera e propria meditazione dove il pensiero e le preoccupazioni vengono abbandonate, dove la nostra creatività si concretizza, dove la nostra mano è la regina di questa creatività.
Ma ci sono anche altri motivi…
Migliorare le abilità manuali: insegnando l’arte del lavoro a maglia ai bambini è possibile sviluppare la manualità e la capacità di far lavorare entrambi gli emisferi del cervello, non a caso è da tempo inserito nel programma scolastico delle scuole Waldorf.
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Preparare un corredino: le mamme in attesa hanno spesso mesi di tempo nei quali magari sono limitate nei movimenti ma possono rilassarsi preparando calzine, babucce, berrettini, sciarpine, copertine o cappottini per i bebè in arrivo… è anche un’eredità ricca di valore per altri figli o nipoti.
Originalità: ovviamente una sciarpa, un berretto o un maglione fatti con le nostre mani non saranno mai uguali a quelli di un altro, finalmente si potrà uscire dal conformismo della moda, indossare capi veramente unici e prodotti con materiali scelti personalmente.
E quindi anche qualità: scegliendo i cotoni o le lane (mi raccomando etiche e non d’angora) potremo essere tranquilli sulla qualità del capo che indossiamo, e l’alta qualità dei filati ripaga con una durata eccezionale e quindi si torna al discorso dell’eredità di un qualcosa fatto a mano da lasciare ai figli o nipoti.
Arredamento: imparando a lavorare i filati è anche possibile creare elementi d’arredo che possono variare dal copridivano al copriletto fino alle tendine o i paralumi. c’è anche chi ne fa dei veri e propri mobili, cesti portabiancheria, o addirittura un parco giochi per bambini dove arrampicarsi, appendersi o semplicemente sonnecchiare.
Socialità: lavorare a maglia aiuta anche a socializzare con altre persone con la stessa passione, spesso si creano dei veri e propri gruppi di lavoro dove scambiarsi idee, opinioni, consigli… e perché no, spettegolare in pace!!
Inoltre sono stati aperti dei veri e propri “luoghi” dove ritrovarsi a condividere si chiamano i Knit Cafè e stanno spuntando come funghi anche in Italia.
Guadagno: quando un gruppo di persone si mettono insieme possono iniziare a produrre veramente molti oggetti e allora perché non approfittarne per metter su una bancarella alla fiera o organizzare anche un negozio on-line dove vendere i propri lavori autoprodotti?
E infine la Guerrilla Knitting un’iniziativa conosciuta in tutto il mondo per combattere il grigiore della città a colpi di “diritto e rovescio”!
Ah non dimenticate che se avete un gatto adorerà i vostri gomitolini anche loro amano il knitting!!!!