Volete che vostro figlio non si ammali? Fatelo stare all’aria aperta, anche quando fa freddo!
Chissà quante volte, nel vedere fuori brutto tempo e, in particolar modo, le temperature molto basse, si evita di far uscire all’aria aperta i figli per timore di farli ammalare.
In questi casi, infatti, si è convinti che è meglio tenerli al caldo, lontani da minacce esterne e da quel freddo micidiale che rischia di far venire un malanno a chiunque, specie ai bambini piccoli. Meglio “proteggerli” e lasciarli al calduccio.
Nulla di più errato, invece! I bambini e i ragazzi, all’aria aperta, corrono molti meno rischi infettivi di quando si trovano, invece, in locali chiusi. Inoltre respirano un’aria di sicuro migliore dell’aria che vi è negli ambienti domestici!
A sostenerlo negli anni è stata anche Susanna Esposito, pediatra e infettivologa.
Se i bambini vengono ben coperti e portati fuori all’aria aperta, infatti, hanno minori possibilità di essere esposti agli agenti infettivi rispetto a luoghi chiusi, come per esempio le scuole o quant’altro, dove gli agenti infettivi sopravvivono più a lungo. Anche per i ragazzi più grandi vale la stessa identica cosa. Chi vive il freddo invernale con abbigliamento adeguato si rinforza!
Dice infatti l’esperta:
“Con l’arrivo delle temperature fredde, i genitori hanno paura di lasciare i figli all’aria aperta, perché temono per la loro salute. In realtà, se ben coperti e portati fuori nelle ore centrali della giornata, hanno minori possibilità di essere esposti agli agenti infettivi di quante ne hanno se rimangono a lungo in luoghi poco areati. Infatti, i contatti ravvicinati con altri bambini o, più in generale, con i soggetti malati, sono una delle principali modalità di trasmissione delle malattie infettive…”
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Il modo adatto di far uscire i bambini d’inverno
Il miglior modo di proteggere il bambino, dunque, non è quello di tenerlo in casa o in qualche luogo chiuso al caldo, ma quello di farlo uscire a patto che sia vestito adeguatamente: mai dimenticare il cappello che copre bene la testa e le orecchie, una sciarpa o uno scaldacollo che può essere posizionato anche a coprire il naso e dei guanti se le temperature sono davvero molto molto basse. Consigliamo anche un abbigliamento intimo di lana biologica che mantiene la temperatura corporea, delle calze lunghe coprenti termiche sotto i pantaloni, calzettoni pesanti e degli abiti impermeabili se si prevede di uscire con la pioggia o in ambienti umidi.
Questo è molto importante perché coprire orecchie e gola può prevenire l’insorgere di otiti e bronchioliti, molto frequenti in questa stagione.
Per il resto, i bambini hanno solo bisogno di essere solo un po’ più coperti di quanto si veste, invece, una persona adulta. Questo perché duranti i primi anni di vita, i bambini hanno una minore capacità di termoregolazione.
Vi riportiamo a tal proposito una delle frasi più famose di Baden Powell, il fondatore dello scoutismo:
“Non esiste buono o cattivo tempo, ma buono o cattivo equipaggiamento”
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L’importanza dello sport e dell’attività fisica nei bambini
Un altra cosa da non sottovalutare, poi, è lo sport. Avvicinare i bambini alla sport già in tenera età, infatti, accresce e mantiene vivo l’interesse verso il movimento e l’attività fisica anche nelle età successive.
Avvicinare il bambino all’attività fisica e sportiva con l’intento di farlo divertire, così che possa vederlo più come un “gioco”, facendogli allo stesso tempo acquisire le abilità necessarie per progredire nell’ambito sportivo e farla diventare una vera e propria abitudine anche quando diventa più grande.
Non solo. L’attività fisica e sportiva, infatti, aiuta il bambino a tonificare il proprio corpo e a renderlo più resistente agli agenti esterni, specie se praticato all’esterno, dove il bambino è a contatto con la terra, con l’erba, con il freddo, così come con il caldo.
Per non parlare del fatto che, se il bambino è molto timido e introverso, praticare attività sportiva aiuterà la sua autostima e lo stimolerà a confrontarsi con i suoi coetanei.
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Altri accorgimenti da seguire
Volendo prestare attenzione seguendo altri piccoli accorgimenti, il consiglio è quello di arieggiare le stanze della vostra casa almeno una o due volta al giorno.
Ci si ammala non tanto perché fuori fa freddo, più perché a causa del freddo ci barrichiamo in casa o in ambienti chiusi, accendendo i riscaldamenti che, già da soli, possono irritare le mucose respiratorie.
Pensiamo anche alla scuola per esempio: trenta bambini che respirano in un’unica classe chiusa, magari con i riscaldamenti accesi, rappresentano una vera e propria bomba infettiva. Le aule andrebbero arieggiate spesso, i bambini e i ragazzi dovrebbero trascorrere del tempo fuori all’aria aperta anche durante l’orario scolastico, dovrebbe essere considerato anche questo un momento educativo e di promozione della salute pubblica. Far fare attività sportiva scolastica all’esterno sarebbe un’ottima soluzione.
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Cerchiamo allora di stare più fuori, anche noi adulti, e di vivere più sani e più forti!