Adesso gli abbracci si pagano: arrivano gli “abbracciatori” per i desiderosi d’affetto
Mancanza di coccole? Siete desiderosi di un po’ di affetto ma mancate della giusta persona che possa sopperire a questa vostra mancanza?
Capita un po’ a tutti, del resto, di vivere dei momenti in cui ci si sente un po’ soli, giù di corda, ma soprattutto desiderosi d’affetto.
E avete idea di quanto un abbraccio, un semplice abbraccio, possa aiutare una persona? Studi scientifici, infatti, hanno dimostrato come l’essere abbracciati aumenti il livello di ossitocina e abbassi contemporaneamente la pressione sanguigna. Certo questo vale se l’abbraccio è autentico e scambiato con una persona a noi cara.
L’abbraccio, del resto, è un gesto che esprime affetto in una vasta gamma di gradi. Può rappresentare un’effusione romantica o una generica forma di affetto verso una persona, ad esempio un modo per manifestare gioia o felicità nell’incontrare o salutare qualcuno. Alternativamente, l’abbraccio può essere volto a confortare o rincuorare qualcuno.
Eppure non tutti dispongono di una persona con la quale potersi scambiare un po’ d’affetto, o un semplice abbraccio. Triste a dirsi, ma è così.
Negli Stati Uniti nasce la figura professionale dell’abbracciatore
E allora ecco che negli Stati Uniti sta prendendo sempre più piede una nuova figura professionale, quella dell’abbracciatore. Sì, avete capito proprio bene.
Si tratta di persone che, in cambio di denaro, offrono abbracci e un po’ di affetto a domicilio o a casa del cliente stesso.
Ovviamente si tratta di un affetto assolutamente platonico, che non prevede alcun tipo di relazione sessuale. In quanto tale, dato che non si tratta di prostituzione, secondo la legge americana si tratta di una professione perfettamente legale.
Regole da seguire nei confronti dell’abbracciatore
Per esercitare la professione dell’abbracciatore devono essere seguite delle regole ferree e imprescindibili, dentro le quali ci si deve sempre mantenere.
Anzitutto i clienti devono essere maggiorenni, dunque devono avere almeno 18 anni di età.
Come dicevamo pocanzi, deve trattarsi di un affetto assolutamente platonico, che non richiede nessuna prestazione di tipo sessuale. Le carezze e le effusioni, dunque, devono essere tali da essere ritenute opportune e legali come quelle che si farebbero con un bambino.
Il cliente, dunque, non può toccare nessuna parte del corpo dell’abbracciatore con senso malizioso o con doppio fine. Discorso che non va rivolto solo ai genitali, ma anche, ovviamente, a tutte le altri parti del corpo.
Il cliente deve presentarsi in ordine: deve aver fatto la doccia; lavato i denti e, dunque, avere un alito fresco; indossare abiti puliti.
E, cosa fondamentale, il cliente deve obbligatoriamente indossare la biancheria intima.
Le varie sedute, inoltre, possono essere riprese con telecamera in via precauzionale.
La terapia dell’abbraccio, una “cura” funzionante
Se ci si comporta nei limiti del regolamento, la ricompensa è davvero enorme. L’abbracciatore, infatti, è in grado di offrire abbracci di diverso tipo, coccole, carezze ed effusioni varie.
Per un tempo stabilito, il cliente resta abbracciato insieme al suo abbracciatore sul divano, sul letto, sul pavimento, dove si desidera insomma. Abbracci a cucchiao, oppure uno sul grembo dell’altro. Insomma, coccole ed effusioni vere e proprie.
A qualcuno tutto ciò potrà sembrare assurdo, eppure questa “figura professionale” negli Stati Uniti sta spopolando e ottenendo un grande successo, permettendo agli abbracciatori di racimolare molto denaro, e ai desiderosi d’affetto di avere una persona in grado di farli sentire meglio. Quanto è triste e drammatico pensare di dover pagare un abbraccio…
Siti internet e applicazioni per chi è in cerca di un abbracciatore
Non per nulla esiste anche un sito internet chiamato Cuddle Comfort, rivolto a tutti gli abbracciatori e ai desiderosi d’affetto. E anche un’applicazione, chiamata Cuddlr, nata con lo stesso scopo.
Un vero e proprio modo per far sentire le persone meno sole e più amate, abbracciandole. Ma questo abbraccio pagato servirà davvero?
Daniela Bella