Il primo shampoo sintetico fu introdotto nel 1930 e l’uso divenne una pratica quotidiana negli Stati Uniti negli anni ’70-’80. Ma oggi c’è una corrente di pensiero, se così si può chiamare, che ritiene che i prodotti chimici contenuti negli shampoo in commercio danneggino l’equilibrio del cuoio capelluto e quindi siano una minaccia per la salute e per la bellezza dei capelli.
I fautori del movimento “no poo” non usano shampoo per lavarsi i capelli, e questo non innesca il circolo vizioso nel quale si rischia di entrare lavandoseli giornalmente con tensioattivi che eliminano il sebo in maniera eccessiva, facendo si che la cute ne produca sempre di più per difendersi da questi “attacchi chimici”.
I dermatologi spiegano che in effetti diminuendo gradualmente l’uso degli shampoo, si induce le ghiandole sebacee a produrre il sebo ad un ritmo più lento e quindi i capelli appariranno meno unti. A conferma di ciò, nel libro Packing for Mars del 2010, viene spiegato come dei ricercatori sovietici hanno scoperto che “la pelle ferma la produzione di sebo dopo 5-7 giorni che non ci si fa il bagno …. “.
Per interrompere questo ciclo vizioso occorrono da due a sei settimane; ovviamente ci sono degli ingredienti specifici che vanno tenuti sotto controllo se si decide di continuare ad utilizzare lo shampoo ma non si vogliono avere danni ai capelli; il metodo dei low poo indica tra gli ingredienti da evitare il sodium laureth sulfate (SLES) e il sodium lauryl sulfate (SLS), entrambi tensioattivi, i parabeni e i siliconi, preferendo prodotti naturali e non inquinanti.
Come lavare i capelli senza shampoo?
Per chi fosse ancora scettico c’è l’esperienza di due blogger che portano la testimonianza di come lavare i capelli senza shampoo aderendo al metodo “no poo”: Margaret Badore e Katherine Martinko.
Margaret ha passato i primi 31 giorni lavandosi i capelli solo con acqua, i risultati erano scarsi, i capelli sempre unti e appesantiti, ma quando stava per arrendersi ha pensato di provare a lavarsi i capelli col bicarbonato, come facevano i nostri nonni e bisnonni prima dell’introduzione dello shampoo.
I risultati sono stati sorprendenti.
La differenza è alquanto notevole, i cristalli di sale del bicarbonato hanno agito meccanicamente “grattando” via lo sporco e il grasso dai capelli e dalla cute, Margaret ha frizionato bene i suoi capelli con un’emulsione di acqua e bicarbonato.
Katherine, invece ha aggiunto al bicarbonato anche l’aceto, miscelandoli insieme ha ottenuto risultati ottimi:
“Il bicarbonato ha fatto un favoloso lavoro di pulizia dei miei capelli, erano splendenti, sgrassati“ […] “Quando usavo lo shampoo avevo una massa di capelli ricci molto più grande e crespa, ora sono molto più trattabili“
I risultati visivi sono ottimi, ma ci sono anche altri motivi per i quali sempre più persone decidono di scegliere il metodo “no poo”:
• risparmio
• eco-compatibilità
• riduzione dei capelli grassi
• capelli meno sfibrati e più forti
• capelli più idratati e quindi meno secchi
• perfetto per chi soffre di allergie.
Inoltre potete sempre aumentare la brillantezza dei capelli facendo l’ultimo risciacquo con acqua fredda, aumenta la microcircolazione della cute e lascia veramente lucidi i capelli.