A tutte le erbarie, le streghe e le viaggiatrici che percorrono i boschi, a tutte le donne e gli uomini che ancora credono nel potere della natura è dedicato questo articolo che tratta le piante officinali per l’autunno.
Per pianta officinale si intende ogni pianta (che sia propriamente un’erba o une spezia) le cui proprietà sono benefiche per l’essere umano o per gli animali, i cui preziosi composti organolettici hanno, da sempre, aiutato l’uomo.
La definizione corretta ed esatta è:
officinali, piante. Le piante dotate di proprietà terapeutiche e, per tali proprietà, utilizzate anche nell’industria farmaceutica.
L’uso delle piante o. (dette anche piante medicinali e un tempo semplici) è antichissimo e certamente i primi rimedi, per molti secoli gli unici impiegati, sono stati quelli forniti dai vegetali. I composti chimici in esse contenuti e che agiscono sull’organismo (principi attivi) sono molto vari, come alcaloidi, glucosidi, saponine, gomme, essenze, e sono spesso localizzati o abbondanti in determinati organi. Perciò di alcune specie si usa tutta la pianta, di altre il legno o la corteccia, la radice, il bulbo, le foglie, i semi ecc. La parte impiegata e, in certi casi, i prodotti ottenuti (per es., l’oppio del papavero) prendono il nome di droga officinale.
Molte piante o. sono velenose e quindi si devono usare con cautela. Sullo sviluppo e la quantità dei principi attivi esercitano un’azione sensibile il clima e il terreno: piante di un clima caldo secco sono mediamente più aromatiche che non le stesse cresciute in climi temperati freddi. Importante è anche l’epoca della raccolta: l’epoca più adatta (il cosiddetto ‘tempo balsamico’) è quella in cui le parti sono più ricche di sostanze utili e coincide quasi sempre con la fioritura. Quasi tutte le droghe vanno conservate e il mezzo più comune per mantenerle in buone condizioni è quello di disseccarle; l’essiccamento è tanto migliore quanto più è rapido e completo. Viene impiegata spesso anche la liofilizzazione. (Enciclopedia Treccani).
Questa definizione dovrebbe farci riflettere, farci capire quanto è antica la storia che lega l’uomo a queste piante, quanto le loro proprietà sono fondamentali anche per l’industria chimico-farmaceutica e quanto, invece, sono boicottate dalle grandi lobby del potere farmaceutico.
Premesso questo vale davvero la pena di conoscerle meglio per poterle utilizzare. Con il cambio di stagione ce ne sono alcune che possono esserci più utili di altre. Sono i rimedi che la natura ci da per andarle incontro e affrontare meglio tutti i cicli che ci offre.
Vediamo quali sono le piante officinali per l’autunno.
1- La cannella
Il Cinnamomum zeylanicum, ovvero quel tipo di cannella con la corteccia più spessa e la stecca intera, cava all’interno e lunga che oltre ad essere più pregiata è l’unica ad avere doti curative, è: un potente antisettico, ha proprietà carminative, antinfettive, ipoglicemizzanti e ricostituenti. Perfetta per questo cambio di stagione, ottima sia in cucina sia negli infusi, insieme ai chiodi di garofano, o per aromatizzare il latte di mandorla.
2- Il rosmarino
Antisettico, tonificante, stimolante, antinfiammatorio. In cucina, si sa, il rosmarino ha mille impieghi, ma si può usare per degli infusi perfetti per alleviare o prevenire le malattie da raffreddamento, si può aggiungere all’acqua del bagno per favorire la circolazione e dare vigore al corpo o può essere usato per preparare un olio (lasciatelo in infusione per una settimana in olio d’oliva o di mandorla) che durante i primi freddi, darà conforto alle articolazioni e ai muscoli, oltre a rinvigorire.
3- L’iperico
L’iperico è un alleato prezioso per chi in questa stagione soffre un po’ del cambio di clima e dell’atmosfera che cambia, dalle calde giornate estive si passa ai colori più caldi e scuri dell’autunno, l’ora cambia, si torna all’ora solare e le ore di buio aumentano. A volte questo passaggio, questo momento in cui la terra decide di riposare, può essere più difficile da affrontare. L’iperico è un ottimo rimedio contro l’ansia, la malinconia e gli stati di depressione e apatia. Grazie ai flavonoidi, all’ipericina specialmente, ha un effetto antidepressivo ed aiuta a ristabilire l’umore combattendone le alterazioni brusche.