Gaza, o meglio Madīnat Ghazza, è la più grande città della Striscia di Gaza, è parte dei Territori palestinesi occupati e, a livello puramente teorico, amministrata dall’Autorità Nazionale Palestinese.
Gaza era una cittadina come tante, con un vita movimentata, cittadini allegri, colori, bancarelle, barche, spiagge, gente sorridente, bambini…. oggi Gaza la si può descrivere con una sola parola… GRIGIA.
Cercate su Google le immagini di Gaza vi apparirà un mosaico di migliaia di immagini il cui colore prevalente è il grigio, basta soffermarsi sulle immagini per capire che sono solo macerie, polvere e disperazione, migliaia e migliaia di foto piene di disperazione, che mostrano quello che rimane di una città. Ogni tanto in qualcuna appare del rosso che se non è sangue è la fiamma di qualche bomba. Ogni tanto qualche volto, alcuni piangono ma la maggior parte sono rassegnati, impolverati, con gli occhi vuoti.
Gaza: alcune cose da sapere
All’inizio la Striscia di Gaza era sotto il controllo dell’Egitto, con il quale confina ad Ovest, Israele conquistò questo territorio durante la guerra con l’Egitto del 1967 e lo occupò fino al 2005, quasi 40 anni prima che il ministro Ariel Sharon, ex militare e politico di destra, decidesse di ritirare gli insediamenti a Gaza e di spostare i circa 10mila israeliani. La mossa politica di Sharon non fu ben vista, Netanyahu uscì dal governo, e lui fondò un partito centrista.
Il governo della Striscia di Gaza fu lasciato ai moderati di Fatah, un’Autorità Palestinese fondata alla fine degli anni Cinquanta la cui sede si trova a Ramallah in Cisgiordania.
Hamas indebolì progressivamente Fatah e nel 2007 la cacciò con la forza, ancora oggi la Striscia è controllata da Hamas, l’ala palestinese dei Fratelli Musulmani, un’organizzazione islamista internazionale diffusa in diversi paesi arabi che ha come obiettivo di fare la guerra a Israele per sostituirlo con uno stato palestinese.
Oltre ad Hamas, Gaza deve fare i conti anche con gli attacchi del Movimento per il Jihad Islamico in Palestina.
Dal 2007 Israele ha stabilito un embargo molto rigido nei confronti della Striscia di Gaza, che però oltre a non far arrivare i pezzi per i missili e le armi, non fa arrivare neppure medicinali e generi di sussistenza, per questo motivo sono Hamas e altre organizzazioni sono state spinte a costruire dei tunnel sotterranei che dalla Striscia di Gaza varcano il confine con l’Egitto per arrivare in Israele.