Cos’è il disturbo da attacchi di panico, 2 consigli per affrontarlo
Il disturbo da attacchi di panico… una delle problematiche più diffuse, soprattutto nelle donne. Ed una delle situazioni che ci si trova ad affrontare più di frequente in terapia.
Alcuni ne soffrono sporadicamente, o ne hanno sofferto in un determinato periodo. Per altri diviene invece un vero cruccio, qualcosa che fa inaspettatamente la sua comparsa in più momenti della giornata, o comunque con molta frequenza e che condiziona davvero la vita.
Disturbo da attacchi di panico sintomi
I sintomi riportati con maggiore frequenza sono i seguenti:
Vertigini o giramenti di testa
Formicolii alle mani o ai piedi
Senso di costrizione o dolore al torace
Sensazione di soffocamento o di mancanza di aria
Impressione di non riuscire a pensare chiaramente o a parlare
Impressione che le cose intorno non siano reali
Paura di morire, di perdere il controllo, di comportarsi in modo bizzarro
Aldilà dei sintomi che la maggior parte di noi conosce, e soprattutto chi li sperimenta su di sé ogni giorno…!
Cos’è davvero un disturbo da attacchi di panico?
Non è altro che ansia! Un’emozione che si innesca quando percepiamo un possibile pericolo, e la cui funzione è aiutarci a riconoscerlo in modo da poterci preservare.
Un’ansia talmente forte, che non è più gestibile e che si manifesta sotto forma degli spiacevoli sintomi sopra elencati.
L’ansia in questo caso non viene più percepita come emozione.
Ma si manifesta completamente tramite il corpo che diviene il tramite, il mezzo per manifestare e vivere un disagio.
Anche se gli attacchi di panico vengono vissuti come qualcosa di inaspettato ed improvviso, in realtà dietro c’è molto di più da capire e da affrontare!
Ci sono: dei motivi, delle situazioni, delle difficoltà, delle preoccupazioni. Che in un momento di particolare stress, possono trovare terreno fertile per manifestarsi.
Il disturbo da attacchi di panico quindi, anche se è un problema che si manifesta chiaramente tramite il corpo, non è un disturbo che riguarda il corpo.
Capire questo è molto importante, perché per risolverlo veramente occorre focalizzare cos’è, in modo da poterlo trattare adeguatamente.
Ho visto molte persone soffrirne da anni nonostante numerose cure, ed il motivo è che questo disturbo a volte non viene trattato nel modo giusto. Quindi il problema continua a perpetuarsi nel tempo e a volte a peggiorare, portando ad un conseguente e comprensibile scoraggiamento.
Una cosa da sottolineare, è che i farmaci possono aiutare in momenti particolarmente critici ed acuti del disagio, ma non sono la soluzione del disagio. Cercare di zittire ciò che genera e sostiene il problema, non è mai la soluzione ottimale.
Uno dei problemi che più di frequente si associa al disturbo da attacchi di panico: nella testa di chi ne soffre si potrebbe costruire l’idea, che la comparsa dell’attacco di panico sia legato al luogo/ai luoghi dove è accaduto, e che sia pericoloso andarci o comunque allontanarsi da casa.
Questo può generare conseguenze importanti:
Temere di uscire da soli per paura che possa accadere qualcosa, con conseguente perdita della propria autonomia
Perdita del lavoro
Isolamento
Restringimento dei rapporti interpersonali
È una paura comprensibile perchè l’attacco di panico soprattutto se non si ha consapevolezza di cosa sta succedendo, può generare molto timore. Tuttavia il ripresentarsi o meno degli attacchi di panico non dipende dal luogo in cui ci si trova.
Il motivo per cui l’attacco di panico continua a ripresentarsi è interno!
È legato alla persona:
A quello che pensa di sè e di ciò che si trova ad affrontare
A situazioni e problemi che sta vivendo o ha vissuto
E altro…
Tanti possono essere i motivi che possono portare a soffrire di tale malessere, che è solo lo stadio finale di qualcosa che c’è alla base e che occorre rintracciare.
Tutto ciò sostiene gli attacchi di panico, quindi comprendere cosa non sta andando e si è “inceppato” nella vita della persona, è fondamentale.
Un ulteriore importante aspetto
Nel momento in cui hanno inizio, gli attacchi di panico sono sostenuti e continuano a reiterarsi anche a causa di un altro elemento, la PAURA!
Chi ha avuto diversi attacchi di panico in genere, teme possano ripresentarsi e questo è assolutamente comprensibile. Tuttavia è proprio questo che fa si, ne possano comparire con maggiore probabilità degli altri.
Più ho paura infatti, più la mia ansia aumenta, e più rischio di stare male ancora e questo rafforza la mia idea che ho ragione di avere paura.
Più si aspetta e si rimanda più la paura aumenta. Si viene a creare così un vero e proprio circolo vizioso, dal quale diviene difficile uscire.
Cosa fare?
Soprattutto se si tratta di una condizione di una certa entità, che dura da tempo e dalla quale non si riesce ad uscire, occorre valutare seriamente l’idea di iniziare un percorso di terapia. Volto a comprendere i motivi e cosa sostiene il disturbo. Inoltre il terapeuta, utilizzerà numerose tecniche per aiutare la persona a gestire meglio i sintomi fino alla loro risoluzione. Per ciò che concerne i sintomi, ecco due semplici ed efficaci tecniche da utilizzare:
Mentre si ha un attacco di panico, o quando si percepiscono i primi sintomi, è fondamentale la respirazione. Stendersi se è possibile, concentrarsi sul respiro e respirare con calma, aiuta molto a gestire l’ansia. Infatti è proprio una respirazione troppo intensa unita all’ansia, che portano ad iperventilare (sensazione di mancanza di aria) e a stare male.
Un’altra tecnica fondamentale è il rilassamento. Bisognerebbe ogni giorno prendere un po’ di tempo per sé, stendersi, respirare lentamente, magari ascoltare musica rilassante, e sciogliere i vari muscoli. Continuare fino a quando si percepisce uno stato di maggiore calma e benessere.
Praticarlo ogni giorno anche se solo per qualche minuto, perché è importante? aiuta ad apprendere al meglio la tecnica, in modo da poterla utilizzare rapidamente ed in modo più semplice alla comparsa dei primi sintomi.
Ma non solo questa pratica aiuta a sentirsi meglio, e permette di recuperare un rapporto di maggiore armonia con il proprio corpo.
È molto utile farlo quando si percepiscono i primi sintomi dell’attacco di panico, ma va bene anche quando questo ha avuto inizio. In genere nel giro di pochi minuti i sintomi si estinguono.
Questi ultimi due aspetti servono a gestire meglio i sintomi. Tuttavia è importante ribadire, che se si auspica una vera risoluzione del problema, occorre sempre andare a vedere cosa sta accadendo nella vita dell’ individuo, e cosa porta al reiterarsi di tale disagio.
Dr.ssa Monia Ferretti Psicologa – Psicoterapeuta
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