Fiori di Bach: ecco la loro storia…
Il dottor Edward Bach era un medico inglese, nato nel 1886 e morto nel 1936 all’età di 49. Egli portò avanti nel corso della sua vita una concezione dell’uomo e del mondo del tutto personale, che appare subito scientificamente poco ortodossa quando viene esaminata con l’occhio critico della scienza, tuttavia la teoria di Bach è oggi più che mai seguita ed apprezzata.
I suoi sostenitori vedono in Bach uno scopritore di straordinari segreti della natura per il benessere dell’umanità, tanto da definirlo “filosofo e maestro spirituale”. Nel suo libro “Guarisci te stesso”, il dr. Bach afferma che se l’uomo avesse un amore sufficiente per tutte le cose, non sarebbe possibile commettere alcun male. Secondo lui questo stato di amore è pura conseguenza della conoscenza delle cose e frutto dei nostri sforzi.
Circa la malattia dell’uomo, infatti, il dr. Bach afferma che non nasce da batteri o virus che entrano nell’organismo e vincono le nostre difese ma nasce da fatti spirituali: l’uomo raggiunge uno stato di perfezione attraverso i propri sforzi, che a loro volta si raggiungono tramite un processo di inevitabile sofferenza e questo mutamento verso il perfetto deve passare necessariamente attraverso il dolore. Questa in poche parole richiama la concezione del “cattivo karma” di origine indù ed è essa stessa una concezione “gnostica” ovvero un fatto evolutivo che si raggiunge tramite la conoscenza.
Afferma Bach: “Le reali malattie primarie dell’uomo sono certi difetti quali l’orgoglio, la crudeltà, l’odio, l’egoismo, l’ignoranza, l’instabilità, l’avidità; e ciascuna di essi si rivela contrario all’Unità”. Unità intesa come perfezione dell’animo umano e perciò salute; è ciò che afferma Bach nel suo “Guarisci te stesso”.
Una cosa fondamentale da notare nel pensiero di Bach è la ricorrenza del numero sette. Quando mise a punto i famosi “nosodi”, ovvero antidoti, essi risultarono in numero di sette, così come i difetti umani sopracitati, perché anche sette erano i gruppi di batteri intestinali collegati ai sette tipi umani; sette sono pure “le reali malattie primarie dell’uomo” e sette sono persino i gruppi sotto cui sono raccolti i trentotto “fiori di Bach”.
L’essenza floreale messa a punto da Bach non ha nulla a che fare con il profumo del fiore o della pianta, ma piuttosto con l’anima della stessa. Secondo questa teoria la guarigione avviene quando l’anima del fiore entra in contatto con la nostra anima attraverso le vibrazioni che la pianta emana.
I rimedi dei fiori di Bach
Elenchiamo brevemente i rimedi di Bach:
1) Contro la paura: Rock Rose, Mimulus, Cherry Plum, Aspen, Red Chestnut.
2) Contro l’indecisione: Cerato, Scleranthus, Gentian, Gorse, Hornbeam, Wild Oat.
3) Contro lo scarso interesse per il presente: Clematis, Honeysuckle, Wild Rose, Olive, White Chestnut, Mustard, Chestnut Bud.
4) Contro la solitudine: Water Violet, Impatiens, Heather.
5) Contro la tendenza a farsi eccessivamente influenzare da idee e personalità estranee: Agrimony, Centaury, Walnut, Holly.
6) Contro lo sconforto: Larch, Pine, Elm, Sweet Chestnut, Star of Bethlehem, Willow, Oak, Crab Apple.
7) Contro l’eccessiva preoccupazione per il benessere degli altri: Chicory, Vervain, Vine, Beech, Rock Water.
I primissimi fiori scoperti da Bach furono i cosiddetti “12 Guaritori”, che il medico iniziò prontamente a sperimentare prima su sé stesso e poi sui suoi pazienti; gli altri 26 vennero scoperti poco tempo dopo. Tra questi si dividono 7 aiuti e 19 assistenti.
Bach consigliava di cogliere i fiori nel periodo di massima fioritura e nelle prime ore del mattino di un giorno assolato, senza nubi in cielo; il fiore integro veniva posto in una ciotola d’acqua di sorgente nel campo dove era stato raccolto e veniva trattato secondo il metodo del sole. L’altro metodo, detto della bollitura, consiteva nel far bollire le gemme o i boccioli sui propri rametti. Questi sono gli unici due metodi di preparazione riportati nelle opere del medico gallese.
Il dr. Bach abbandonò in seguito la distinzione tra “Guaritori”, “aiutanti” ed “assistenti” ritenendola superflua, ma molte persone nel mondo continuano ad utilizzarla ugualmente.
Il metodo con cui oggi si estraggono le essenze dai fiori è ancora quello tramandato da Bach stesso. Preparare i fiori di Bach è relativamente semplice: i due metodi che Bach scelse nella preparazione dei suoi rimedi sono quello del sole e quello della bollitura. I dodici guaritori e i sette aiuti si preparano col primo metodo, mentre i diciannove assistenti con il secondo.
La floriterapia è ancora oggi molto conosciuta e accreditata tra le medicine alternative e le cure naturali; tuttavia l’efficacia dei fiori di Bach è stata ripetutamente invalidata dalla ricerca scientifica internazionale, che in numerosi studi ha evidenziato come il suo effetto sia pari a quello di un placebo, innocuo e allo stesso tempo privo di attività terapeutica quantificabile.