Bagno dopo mangiato: bisogna aspettare almeno tre ore prima di andare in acqua?
Questo è quello che dall’alba dei tempi viene detto dalle nonne, dalle mamme, dalle zie e anche dai papà e nonni ai bambini che vogliono entrare in acqua subito dopo aver mangiato. Ma è vero?
A sfatare il mito è Roberto Albani, pediatra gastroenterologo. Secondo lui non c’è nessuna correlazione tra il bagno e l’alimentazione. In effetti se ci facciamo caso sono solo i bimbi italiani a rispettare questa regola: tedeschi, austriaci, francesi, inglesi e altri non si fanno problemi ad entrare in acqua dopo pranzo o a lasciare entrare in acqua i propri figli.
Se si fa il bagno dopo aver mangiato non si rischia di annegare. I casi per i quali è facile annegare sono a volte molto più banali, ad esempio una piscina in case con bimbi più piccoli di 4 anni, la non capacità di nuotare, barriere architettoniche che impediscano di scivolare in acqua o che impediscano l’accesso ai bimbi più piccoli. Inoltre basta la mancanza di supervisione di un adulto perché si tramuti in tragedia una semplice nuotata in piscina. Per non parlare di laghi e fiumi, trappole mortali per ragazzi incauti che non sanno che nuotare è stancante e che i mulinelli nei laghi possono “portare sotto”.
Un’altra causa di annegamento è l’uso di alcool o sostanze stupefacenti prima dell’immersione!
In nessun elenco di fattori di rischio per l’annegamento vi è MAI nominato il mangiare prima di tuffarsi. Neppure si può attribuire uno shock termico, cosa che avviene esclusivamente se ci si tuffa in acque con temperature inferiori a zero gradi. Ma la cosa non è comunque legata la cibo, infatti chi si immerge o cade accidentalmente in acqua gelata rischia un infarto a causa dell’afflusso di sangue freddo dalla periferia del corpo al cuore o l’annegamento per inalazione di acqua dovuta alla iperventilazione che segue alla sensazione di gelo.
Il pediatra Roberto Albani spiega poi che anche per i bimbi molto piccoli non ci sono differenze, si può fare il bagno appena mangiato e anche a qualsiasi intervallo di tempo dopo. Queste le sue parole rilasciate in un’intervista.
Quindi si può fare il bagno dopo mangiato?
Lo comunico molto volentieri e me ne prendo la piena responsabilità. Mi rendo conto di quanto sia difficile liberarsi di questo tabù, soprattutto in vista del fatto che la maggioranza dei medici qui da noi continuano ad alimentarlo. Ma mi farebbe un immenso piacere contribuire almeno un po’ alla fine di questo pregiudizio, davvero ridicolo, causa di inutili e stressanti conflitti con i figli al mare o in piscina..
C’è però chi non la pensa come il dottor Roberto Albani, ed è il Responsabile di pediatria dell’emergenza dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, il professor Antonino Reale.
Lui asserisce che per evitare i rischi di una congestione bisogna rispettare i tempi della digestione prima di fare un tuffo in mare o in piscina. Una colazione italiana si “smaltisce” in due ore e mezzo, uno spuntino di frutta in un’ora e per un piatto di pasta servono un paio d’ore se condita con pomodoro o altre verdure, mentre ne servono tre o più per una pasta al ragù di carne o al burro. Questo perché le proteine e i grassi animali hanno bisogno di più tempo per essere digeriti rispetto alle fibre e ai carboidrati.
Il bagno immediatamente dopo aver mangiato è altresì possibile se la temperatura dell’acqua è sufficientemente calda, perché la digestione inizia solo dopo 15-20 minuti dall’ingestione dei cibi.
Ma perché non si deve fare il bagno?
Praticamente durante la digestione il flusso sanguigno è attirato verso lo stomaco e immergersi in acqua fredda provoca uno sbalzo di temperatura con conseguente afflusso del sangue nelle zone periferiche e quindi un blocco della digestione. Dovesse accadere basta mettersi in un posto fresco e ventilato, con lo stomaco al caldo e le gambe sollevate per far ri-affluire il sangue allo stomaco.
In ogni la caso la doccia è consentita, per rinfrescarsi, anche senza attendere la digestione. Con i bimbi è opportuno non allontanarsi mai dalla riva, soprattutto perché se ci si accorge di un malore è più facile e tempestivo intervenire per soccorrerli!
Due pareri medici contrastanti che ci mettono un pò in confusione… nel dubbio meglio essere prudenti e non rischiare!