Kendall Jones, una ragazza texana che ama cacciare gli animali.
Kendall Jones, nata e cresciuta in Texas, è una ragazza di 19 anni come tante, almeno a prima vista. E’ una studente universitaria che studia il settore Marketing e Sports Therapy; è cheerleader per l’università che rappresenta la All Girl Squad, che tratta sport come il calcio, il basket e la pallavolo.
Ma la vera passione per Kendall è un’altra: è una cacciatrice di animali. Passione che coltiva sin da piccola, ereditata dal padre.
Le sue prede preferite? I cosiddetti Big 5, vale a dire elefanti, rinoceronti, leoni, leopardi e bufali del Capo.
Come ha spiegato sulla sua pagina Facebook, Kendall è cresciuta in una piccola città del Texas, Cleburne, dove ha iniziato la sua attività di cacciatrice.
Da bambina andava spesso in giro con suo padre per seguire tutte le sue avventure di caccia. Nel 2004, quando aveva 9 anni, ha fatto il suo primo viaggio in Zimbabwe (in Africa) con la sua famiglia, e ha visto suo padre portare molti animali a casa.
Kendall era sempre più affascinata da quel mondo, fino a quando, nel 2008, all’età di 13 anni, ha fatto un secondo viaggio in Africa per cominciare la sua “carriera” di cacciatrice, ma l’intenzione era quella di uccidere i Big 5. E così, ha ucciso un rinoceronte bianco in via d’estensione.
E’ tornata in Africa anche l’estate successiva, quando aveva dunque 14 anni, sempre per continuare la sua ricerca dei Big 5: questa volta ha ucciso un elefante, un bufalo del Capo e un leone.
Ma mancava ancora all’appello l’ultimo dei Big 5, il leopardo, e così due settimane dopo è tornata in Africa con l’intenzione di ucciderne uno, riuscendoci. Sempre in quell’occasione, Kendall è riuscita a catturare anche un ippototamo.
Di volta in volta, la giovane postava le foto delle sue prede su Facebook con orgoglio e soddisfazione, foto volte a testimoniare le sue abilità.
Partite le proteste e le petizioni per fermarla.
Ma non tutti gli utenti hanno apprezzato queste immagini, tant’è che sono partite alcune petizioni affinchè la ragazza rimuova la sua pagina dal social network e affinchè venga vietata la sua caccia in Africa.
La prima pezione si trova sul sito Avaaz.org, dove si legge:
“Per il bene di tutti gli animali, in particolare di quelli dell’area africana dove i cacciatori vanno per divertimento e solo per uccidere un animale. Alcune persone hanno segnalato le pagine, ma sembra che Facebook non sia preoccupato di quello che Kendall Jones sta promuovendo nella sua pagina.”
La petizione ha attualmente raccolto oltre 330.500 firme.
La seconda petizione, invece, è stata lanciata sul sito Change.org, dove si legge:
“Kendall Jones è una cacciatrice nata in america che è entrata nel continente africano per cacciare specie animali. Ha dichiarato pubblicamente che spera di realizzare uno show televisivo dedicato alla caccia, e sta utilizzando questi animali africani in via d’estinzione e indifesi come trampolino di lancio per promuovere la sua popolarità sulle varie piattaforme social.
Ha già ricevuto molte proteste sui suoi profili social da una grande varietà di persone proveniente da tutto il mondo, ma lei si scrollata queste proteste di dosso sostenendo che gli utenti sono mal informati, o semplicemente sono delle “pecore” per la sua morale da “leone”.
Con il giusto sostegno a livello globale saremmo in grado di fare un passo avanti per quanto riguarda la conservazioni delle specie animali e per contribuire a porre fine a pratiche di questo tipo, nella speranza di preservare quel poco di prezioso che è rimasto nel nostro mondo naturale.”
La petizione ha attualmente raccolto 143.392 firme.
Anche Facebook ha bloccato alcune sue foto.
E Fabebook, intanto, ha censurato alcune foto della giovane cacciatrice. E lo fa dicendo:
“Togliamo contenuti segnalati che promuovono il bracconaggio di specie in via di estinzione, o contenuti che evidenziano atti di maltrattamento sugli animali…”
Ma Kendall non si lascia scoraggiare e anzi si difende dicendo che non c’è nulla di illegale in ognuno degli abbattimenti documentati, e portando dati che dimostrano come la caccia sia un aiuto concreto alla conservazione delle specie in via d’estinzione.
Inoltre, la giovane afferma che il rinoceronte immortalato nelle foto era solo stato addormentato a scopo scientifico.
Conferma però la caccia agli altri animali, considerati in via d’estinzione, ma lo fa dicendo che si tratta di un concreto aiuto alla conservazione delle specie. In particolar modo, citando il caso dell’Africa, la giovane sostiene che sul finire degli anni ’70 il Kenya aveva dichiarato illegale la caccia, aprendo di fatto le porte al bracconaggio. Da allora il Paese ha perso l’85% delle sue specie selvagge.
Insomma, la giovane Kendall giustifica e difende le sue azioni, ma noi, per come possiamo, cerchiamo di dare il nostro contributo affinchè si possa porre la parola fine a uno scempio del genere: non c’è nulla di cui vantarsi nell’uccidere delle creature meravigliose per pura pratica ludica, uccidere delle preziose specie animali in via d’estinzione solo per divertimento. E’ ora che malvagità di questo tipo vedano la fine.