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Piatti sporchi: lavarli a mano o in lavastoviglie?

Di Daniela Bella - 23 Giugno 2014

Lavastoviglie, ecco cosa bisogna fare per un uso corretto!

Tutti noi ogni giorno dobbiamo lavare piatti sporchi e stoviglie: meglio lavarli a mano o con la lavastoviglie?

La lavastoviglie, lo sappiamo bene, è un apparecchio che serve a lavare, e in alcuni casi anche asciugare, stoviglie, pentole, terraglie e altre oggetti di uso domestico di piccole dimensioni usate a tavola e in cucina.

Alla base del suo funzionamento c’è un motore elettrico che, mediante un sistema di tubi, pompa e spruzza acqua calda sulle stoviglie attraverso una serie di ugelli opportunamente calibrati per forma, dimensioni e direzione, posti su bracci messi in rotazione dalla stessa pressione dell’acqua, mentre un sistema di filtri quasi totalmente autopulenti presente sul fondo della vasca ripulisce continuamente l’acqua utilizzata, che viene continuamente rimessa in circolo, e successivamente, dopo un tempo fisso, scaricata fuori e sostituita da nuova acqua nelle diverse fasi del lavaggio.

E questo, ovviamente, oltre a garantire un’ottima pulizia delle nostre stoviglie, ci aiuta anche a risparmiare moltissima acqua.

Dopo questo processo di pulizia, spesso è prevista anche una fase finale in cui le stoviglie vengono asciugate mediante l’aspirazione del vapore creatosi nella vasca di lavaggio.

Ma è meglio lavare i piatti sporchi a mano o lavare con la lavastoviglie?

Lavastoviglie, ecco cosa bisogna fare per un uso corretto!Le lavastoviglie, soprattutto per la loro praticità e per i nostri ritmi e stili di vita sempre più frenetici, sono molto utilizzate negli ambienti domestici, ma sono in tanti a chiedersi se sia meglio lavare a mano le proprie stoviglie per una maggiore efficienza.

Partiamo dal presupposto che comparare i due metodi di lavaggio è molto difficile perchè, inutile dirlo, quello tradizionale a mano può cambiare drasticamente da persona a persona.

Alcuni studi hanno dimostrato che le lavastoviglie usate a pieno carico consumano meno acqua del più efficiente lavaggio a mano, mentre il relativo consumo di energia dipende dalla tecnica di lavaggio a mano e dal numero di stoviglie per carico. Sarebbe opportuno, infatti, far partire le lavastoviglie a pieno carico, poichè piccoli carichi favoriscono ancora il lavaggio a mano.

Lavastoviglie, ecco cosa bisogna fare per un uso corretto!Lavare i piatti in bacinella o col lavandino tappato riduce notevolmente il consumo d’acqua, ma è anche vero che il consumo dipende molto dal metodo di lavaggio.

Un metodo efficiente per lavare i piatti, infatti, è quello di insaponarli prima impilandoli a parte per poi successivamente risciacquarli singolarmente partendo dal primo insaponato, in modo che il detersivo abbia tempo di agire su ogni singolo piatto e quindi il risciacquo possa essere più rapido, richiedendo minor consumo d’acqua.

La lavastoviglie, di contro, garantisce un’ottima azione disinfettante grazie alle alte temperature raggiunte nelle fasi di lavaggio (50°-65° C) e risciacquo (70° C), più di quanto avviene solitamente lavando i piatti nel lavandino.

Ma vediamo anche di sfatare alcuni falsi miti sulla lavastoviglie, dubbi che è importante chiarire per un corretto utilizzo della nostra lavastoviglie.

E’ vero che bisogna sciacquare i piatti sporchi prima di inserirli nella lavastoviglie?

Lavastoviglie, ecco cosa bisogna fare per un uso corretto!No, non è necessario. La lavastoviglie, infatti, presenta un sistema che ha bisogno di sporco per pulire, per cui se i piatti sono stati già sciacquati prima gli enzimi del detersivo della lavastoviglie agiscono meno rispetto alle loro potenzialità.

Per non parlare poi del fatto che, sciacquando prima i piatti, si spreca inutilmente altra acqua e si impiega il doppio del lavoro.

Al massimo, per eliminare i residui di cibo, è meglio usare una spugnetta umida o i tovaglioli di carta usati durante il pasto, che comunque verrebbero buttati.

E’ possibile utilizzare l’aceto come sostituto del brillante?

Lavastoviglie, ecco cosa bisogna fare per un uso corretto!E’ risaputo, infatti, come l’aceto sia una risorsa davvero preziosa per quanto riguarda le pulizie, il quale ha un blando effetto anticalcare, ma si tratta comunque di un acido e, usato per lunghi periodi, potrebbe provocare dei danni alla lavastoviglie e alle stoviglie stesse.

La sua azione, inoltre, non è equiparabile a quella del brillantante, perché non lascia la patina sulle stoviglie che fa scivolare via l’acqua.

Ricordatevi inoltre che l’aceto versato libero in lavastoviglie come brillantante col detersivo sintetico non va bene. Se si versa aceto nella vaschetta del detersivo o direttamente nella lavastoviglie, dunque, si annulla l’alcalinità del detersivo riducendone l’efficacia.

Altra cosa da tenere bene a mente è che spesso nelle tabs è già incluso il brillantante, per cui se utilizzi un prodotto che contiene già il brillantante è opportuno disattivare quello della macchina.

E’ possibile posizionare qualsiasi tipo di stoviglie all’interno della lavastoviglie?

No, non potete mettere tutto. Alcuni tipi di stoviglie, ad alte temperature di lavaggio, possono danneggiarsi. E sappiamo bene come il lavaggio all’interno delle lavastoviglie sia sempre ad alte temperature.

Per non correre rischi, dunque, sarebbe opportuno lavare a mano i recipienti di plastica non adatti alle alte temperature, stoviglie dipinte a mano, piatti con decorazioni metalliche, vetro soffiato, contenitori di legno, ghisa o latta.

E per quanto riguarda il sale?

Lavastoviglie, ecco cosa bisogna fare per un uso corretto!Oggigiorno si stanno diffondendo sempre più dei detersivi cosiddetti “multifunzione”, che presentano nella loro composizione sostituti chimici alle funzioni di sale e brillantante, anche se va detto che in particolari condizioni di acqua molto calcarea tali prodotti non riescono a sostituire le funzioni consuete del sale per lavastoviglie, che rispetto al normale sale grosso da cucina, è visivamente simile ma chimicamente diverso, in quanto non contiene impurità che potrebbero danneggiare l’impianto dell’addolcitore, e del brillantante.

E’ opportuno controllare spesso il livello del sale e pulire il filtro ogni due settimane: aiuta a mantenere efficiente la lavastoviglie.

Nelle istruzioni di parecchi detersivi commerciali si può leggere che non serve il sale nella macchina anche se la relativa spia è accesa. In verità il sale ha la funzione di rigenerare le resine deputate ad addolcire l’acqua: la mancanza di sale, dunque, piano piano metterà irrimediabilmente fuori uso queste resine e la prima volta che userete un detersivo senza brillantanti le stoviglie risulteranno opache e macchiate.

Ecco quindi tutto ciò che c’è da sapere sulla pulizia a mano o tramite la lavastoviglie: ora potete davvero scegliere il metodo di pulitura più adatto alle vostre esigenze!





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