Quando si parla di eco-architettura, o di bioarchitettura, ci si riferisce a tutte quelle discipline che presuppongono un atteggiamento ecologicamente corretto nei confronti dell’ecosistema.
La bioarchitettura, infatti, prevede una pratica architettonica rispettosa dei principi della sostenibilità, dunque assume una posizione contraria all’impiego di materiali e sostanze nocive artificiali nelle costruzioni a favore di approcci progettuali preesistenti come quelli dell’architettura organica, in una visione caratterizzata dalla più ampia interdisciplinarità e da un utilizzo parsimonioso delle risorse, così da integrare le attività dell’uomo alle preesistenze ambientali ed ai fenomeni naturali, al fine di realizzare un miglioramento della qualità della vita attuale e futura.
Nelle ultime sperimentazioni sono stati valorizzati una serie di principi fondamentali, come l’ombreggiamento, la ventilazione, l’isolamento termico, il raffrescamento, la deumidificazione, la protezione dalle precipitazioni, la riduzione delle dispersioni termiche, l’illuminamento naturale, la captazione solare, recuperando anche soluzioni architettoniche millenarie nate dall’adattamento ambientale delle più diverse etnie.
I problemi che si pongono gli architetti, sempre più attenti a ogni aspetto formale, tecnico e metodologico della bioarchitettura, sono quelli di progettare edifici in cui non siano più distinguibili i sistemi solari attivi da quelli passivi, ma in cui l’intero sistema edificato rappresenti la soluzione insieme formale e tecnica al problema climatico locale.
Per tal ragione, si valorizza l’impiego di alcune risorse naturali come l’acqua, la luce, il suono, la vegetazione.
Un grande contributo nella bioarchitettura, inoltre, è stato dato dalla sperimentazione di materiali scelti tra quelli con rendimento più elevato, costo minore e impatto ambientale più limitato, come il legno, la pietra, la calce, il gesso.
Facciamo questa lunga e importante premessa per presentare un importante progetto 100% Italy, messo a punto da Daniele Menichini, un architetto e designer laureatosi presso la Facoltà di Architettura di Firenze con specializzazione in Progettazione dell’architettura.
Con il suo Studio di Architettura Daniele Menichini, ha dato vita a quello che si presenta come una grande e innovativa progettazione di bioarchitettura, che prende il nome di Green Zero.
Si tratta, infatti, di un edificio prefabbricato che si inserisce in una perfetta simbiosi con il contesto naturale in cui risiede, in questo caso quello del parco dell’Hotel Ai Cadelach.
Un struttura che si presenta non solo di grando impatto ambientale, ma anche molto bella ed interessante dal punto di vista di decoro e design.
La struttura, ricoperta in legno, è stata realizzata con un sistema a telaio. Per le partizioni verticali e orizzontali, invece, elementi stratificati e isolanti nascondono il passaggio dell’impiantistica.
La struttura, poi, è rivestita da pannelli fotovoltaici ultra-sottili, costituiti da lamiere in laminato di zinco lavorate per di seguire la superficie curva del la casa.
Tali pannelli, dunque, permettono al complesso abitativo di ricevere l’energia di cui ha bisogno per il suo funzionamento. Inoltre sono costruiti in maniera tale da nascondere l’intera impiantistica e gli elementi necessari alla ventilazione, allo smaltimento e al recupero delle acque piovane.
Infine è presente anche un sistema di serbatoi per il recupero ed il trattamento delle acque in ingresso e in uscita.
Presenti anche ampie vetrate che consentono una perfetta illuminazione interna, sfruttando dunque al massimo la luce solare.
L’interno è costruito con un design accattivamente e con l’impiego di colori e tonalità che richiamano l’ambiente circostante.
Quella che ci appare di fronte è una struttura molto moderna e al tempo stesso fortemente connessa con il territorio, non solo per le scelte adottate, ma anche e sopratutto per l’utilizzo di materiali eco-compatibili in grado di valorizzare al meglio le energie e le risorse locali.
Tutte le informazioni relative al progetto Green Zero e allo studio di Daniele Menichini potete trovarle nel sito dell’architetto cliccando qui.
Qui di seguito, intanto, ecco altre immagini della struttura Green Zero.
(clicca sulle immagini per ingrandirle)
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