Creativi di tutto il mondo unitevi, riordinate le menti per quanto possibile e riprendetevi con orgoglio ed a pieno titolo il diritto di essere “diversi” inteso nel senso più nobile e gioioso possibile.
Menti ricche ed apparentemente disordinate, possessori di quella rara capacità eidetica che permette di creare nella mente ciò che poi prenderà forma nell’arte, nella grafica o in quant’altro, perché una vera mente creativa non ha ostacoli davanti a se che non possano essere superati.
Molti studi hanno dimostrato che la maggior parte delle “occupazioni creative” richiedono un uso del cervello in fase bimodale, come avviene anche per il linguaggio, ovvero un’attività cognitiva fatta di corrispondenze e rimandi tra un emisfero e l’altro del nostro cervello, chi ha questa propensione al creare sembra abbia anche un comportamento caratteristico, che lo differenzia dalla media.
Alcuni studi statistici sembrano poter asserire che ci sono alcune cose che contraddistinguono inesorabilmente questo tipo di personalità:
1) La prima caratteristica è una grande attenzione e curiosità per il mondo esterno
2) a seguire una forte indipendenza per quanto riguarda gli orari di lavoro, difficilmente si assoggettano ad orari prestabiliti ed ottimizzano, al di là di ogni convenzione, l’orario per loro più proficuo
3) si riscontra nella personalità creative una tendenza a voler stare da soli, ad aver bisogno di uno spazio neutro per riflettere e creare
4) amano il rischio, o forse sarebbe più corretto dire che non lo temono, si tratta, infatti, in genere, d persone che non hanno paura di affrontare nuove esperienze e che si lanciano anche a costo di fallire, pur d avere il piacere di sperimentare
5) hanno uno strano rapporto con la concezione spazio-temporale, tendono ad estraniarsi dal tempo a causa della grande capacità di concentrazione di cui sono capaci
6) il mettersi continuamente in gioco verso il mondo esterno comporta, solitamente, una buona apertura ed elasticità mentale
7) hanno un rapporto intenso con la bellezza, non intesa in senso canonico, ma come esigenza di armonia e meraviglia, come necessità di circondarsi di ciò che si ritiene bello al di là delle convenzioni, ma in accordo con il proprio essere più profondo e con il senso estetico, solitamente spiccato che accompagna queste menti.
Siete anche voi delle menti creative?
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