La Pasqua ebraica celebra la liberazione degli Ebrei dall’Egitto grazie a Mosè e riunisce due riti: l’immolazione dell’agnello e il pane azzimo.
Leggendo i dati Ismea – Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare – negli ultimi cinque anni gli italiani hanno fatto registrare un netto calo degli acquisti di carni ovine e caprine in favore di cibi e menu vegetariani e vegani. Un periodo critico per le centinaia di migliaia gli agnellini e capretti di pochi giorni di vita che vengono strappati alle loro madri per essere uccisi e portati sulle nostre tavole imbandite.
Nei primi mesi del 2011 sono stati macellati ben 2.446.620 tra agnelli, pecore e capretti, per un totale di 22.444 tonnellate di carne .
Come possiamo limitare queste cifre? Portando in tavola i legumi, i cereali, la verdura fresca di stagione, e per aiutarci ad adottare nuovi stili alimentari la LAV ha creato un sito apposito, www.cambiamenu.it dove propone cibi e ricette alternative, studiate da chef che propongono vere e proprie ricette d’autore.
TRa questi particolare attenzione bisogna darla alloo chef Guseppe Capano che ha studiato un menu pieno di gusto e delicato allo stesso tempo, dove non compaiono ingredienti di origine animale, ideale per celebrare la vita in questa domenica pasquale!
Il menù inizia con un’Insalata aperitiva con misticanza, cipolle al forno e salsina all’arancia, un antipasto sfizioso con un’alternanza di sapori, e una presentazione primaverile.
Come primo propone Ravioli allo zafferano con ripieno e salsa di taccole.
Le uova, immancabili in un menù pasquale, le troviamo in forma vegetale proposte come Uova di tofu con salsa di carote e carciofi.
E per finire in bellezza, una torta soffice e gustosa, il Dolce pasquale dello chef con crema alla vaniglia. Tutte gli ingredienti e le ricette per portare in tavola questo menù assolutamente d’effetto e sopratutto cruelty free le potete trovare cliccando QUI.
Questo menù è adattissimo anche a chi non è vegetariano o vegano, ma che vuole semplicemente festeggiare la Pasqua e ricordarla senza violenze inutili.