L’incubo sembra volgere al termine, almeno per gli abitanti dell’Isola del Giglio e per tutti i turisti frenati nell’arrivo sull’isola proprio per la vista della Costa Concordia e del disastro compiuto quella maledetta notte.
Dopo le operazioni di svuotamento dei serbatoi e i primi piani per la rimozione del relitto che dovrebbero iniziare a Maggio, ecco le cominciano le attività operative di ”caretaking”, ovvero la pulizia del fondale da tutti i materiali e gli oggetti che sono usciti dalla Nave. A rendere nota la notizia è la struttura commissariale della Protezione civile che ha sottolineato il fatto che le condizioni meteo e marine favorevoli hanno agevolato l’inizio delle operazioni. Intanto, i tecnici delle società Smit Salvage e Neri hanno già prelevato alcuni materiali che saranno trasportati al porto di Talamone e, in seguito al sito di stoccaggio temporaneo.
Mentre le operazioni di recupero continueranno anche nei prossimi giorni, meteo permettendo, si attendono i risultati del DNA sui cinque corpi recuperati nei giorni scorsi e la Guardia Costiera sta cercando di individuare gli ultimi due dispersi scandagliando nella zona tra roccia e scafo con telecamere ad alta definizione.