Il presidente dell’Uruguai Josè Mujica scende in campo anche contro i maltrattamento degli animali. C’è da chiedersi se questa sia una persona umana o una qualche sorta di alieno mandato sulla terra per dare una lezione di vita, per dare una speranza a coloro che ancora credono che ci sia del buono e per illuminare coloro che ormai di buono hanno più poco.
Grazie all’emissione del Decreto Legge 18.741, il presidente più ammirato al mondo si guadagna anche il voto degli animalisti, perchè condanna i responsabili di maltrattamento degli animali.
Il decreto stabilisce cinque liberazioni fondamentali per gli animali:
~ la liberazione dalla fame e dalla sete
~ la liberazione dal disagio
~ la liberazione dal dolore, dalla sofferenza e dalla malattia
~ la liberazione dalla paura e angoscia
~ la libertà di esprimere un comportamento normale.
Si legge inoltre che il trasporto di animali da compagnia “può essere effettuato all’interno della cabina del veicolo, solo in appositi contenitori o legati in modo da evitare la libera circolazione all’interno del veicolo, in gabbie o trasportini adatti”.
Il decreto sancisce inoltre che i proprietari di animali sono “completamente responsabile di morsi, ferite o danni causati a persone, animali o cose di altri. […] Per ogni animale che si perde senza identificazione e rischia di essere catturato e sterilizzato per i proprietari non vi sarà il diritto di restituzione dell’ animale. […] Non sarà possibile utilizzare il cavallo in estate con temperature superiori ai 25 gradi, per evitare problemi di disidratazione ed è obbligatorio proteggergli la testa dal sole per evitare possibili colpi di calore . […] è necessario, inoltre, tenere il cavallo propriamente ferrato e non utilizzare altri strumenti che possano causare costrizione all’animale, tranne le redini. Il cavallo non può essere obbligato a trasportare carichi ben al di sopra delle sua forza fisica.“
Regole forti e ben precise, che tutelano non solo la vita ma anche il benessere dell’animale, che saranno fatte osservare dal Comitato Nazionale Onorario per gli Animali. Questo organismo è composto da dieci delegati tra cui il Ministero dell’Interno, il Congresso dei governatori della Università della Repubblica e della Società di Medicina Veterinaria e un rappresentante delle le organizzazioni non governative.
Le pene previste nel caso in cui gli ispettori trovassero animali maltrattati dai proprietari prevedono da due a 24 mesi di reclusione.
Ma la cosa molto importante di questo decreto è il divieto dell’istituzione e del funzionamento in tutto il paese, dei circhi: “nei quali gli animali sono utilizzati come parte del divertimento e l’esistenza di giardini zoologici nei quali gli animali dimorano in condizioni che non sono naturalmente adatte alla loro specie […] istituzioni pubbliche e private che gestiscono i giardini zoologici avranno 365 giorni dalla entrata in vigore della presente legge, per rendere, riportare e adattare gli animali alle loro esigenze di habitat”.
Un altro argomento trattato dal Decreto è la manipolazione genetica, viene infatti vietato ogni tipo di creazione di ibridi animali o incroci con animali selvatici.
Nel decreto si legge anche che: “E’ vietata l’introduzione di animali esotici a zoo, circhi e riserve faunistiche. Vietata la cattura, la detenzione o la raccolta di uccelli nativi da paesi esotici. Sono previste multe per abbandono. […] Multe salate o pena di carcere equivalente, sono previste per casi occasionali di abuso o danno all’integrità fisica di un animale domestico. […] Il primo accoppiamento di una femmina non può essere fatto prima dei dodici mesi di età, e per i cani di oltre i 25 kg di peso medio, non prima di diciotto mesi. I cuccioli devono rimanere con la madre per almeno 60 giorni, con l’obbligo di iscrivere il cucciolo al Registro Nazionale nei primi quindici giorni della sua nascita, o dal giorno dell’ adozione. Stesso lasso di tempo per denunciarne la morte o la scomparsa. […] Obbligo di raccogliere le feci degli animali. […] I cavalli sportivi non possono stare più di 8 ore continue all’interno dei veicoli che li trasportano, ed è necessario disporre di un’apertura che permette all’animale di guardare all’esterno. Il cavallo non può essere lasciato da solo per più di 10 ore durante la giornata lavorativa, o essere legato a veicoli, cassonetti o altri elementi in movimento.”
Un passo avanti per l’Uruguai e si spera che questa impronta venga seguita da tutti gli altri stati del Mondo.
[Fonte ilfattaccio.org]