Gever Tulley, fondatore della Tinkering Scholl parla a TED. Ed invita tutti i genitori e gli educatori a far sperimentare ai ragazzi 5 cose ritenute culturalmente e socialmente pericolose ma che invece, se gestite in modo adeguato, possono arricchire e non poco la vita di un fanciullo che sta crescendo.
1- Giocare con il fuoco.
Il fuoco è da sempre ritenuto un pericolo importante, soprattutto per i bambini che affascinati da questa forza naturale ne sono attratti. Se però non possono sperimentarlo non riescono a viverlo, ne avranno paura per sempre. Se invece possono giocarci riescono a comprendere i meravigliosi principi base del fuoco: come si accende? come si spegne? come funziona la combustione?
Se queste basi teoriche le apprenderanno mediante l’esperienza con il fuoco e non solo sui libri di scuola ne faranno tesoro per tutta la vita: come sosteneva anche Maria Montessori l’apprendimento deve passare necessariamente dall’esperienza.
Naturalmente il bambino va preparato a giocare con il fuoco: dev’essere un fanciullo già grande da sapere che il fuoco brucia. Tulley dice “Non sai cosa impareranno, giocandoci. Lasciate che ci giochino a modo loro e, credetemi, impareranno cose che Dora l’esploratrice non potrebbe mai insegnar loro”.
Giocare col fuoco, quindi, per conoscerlo e capirlo e non proibirlo perchè pericoloso. Tutto può essere pericoloso ma se tutto viene spiegato, compreso e vissuto tutto può non essere pericoloso.
2. Far sperimentare i coltelli da tasca.
I coltelli da tasca possono fungere da spatola, da cacciavite, da lama.In molte culture danno i coltelli ai bambini anche piccoli. Basta dar loro delle semplici regole come: “tenere lontana la lama dal corpo, mantenerla affilata, non forzarla mai”. E i ragazzi possono così familiarizzare con questo strumento, capiscono cos’è e perchè può fare male. L’adulto che continua ripetutamente a proibirgli di usare un coltello non gli permette di fare esperienza.
3. Scagliare una lancia.
Tulley afferma che il nostro cervello è programmato per lanciare le cose e come tutti i muscoli del nostro corpo, se non viene assecondato, anche il cervello si atrofizza. Quindi bisogna allenare il cervello per tenerlo in allenamento. E’ stato dimostrato che lanciare gli oggetti stimola i lobi frontali e parietali, strettamente correlati con l’acutezza visiva, la comprensione del 3D e la risoluzione dei problemi.
Il lancio poi è una combinazione di abilità fisiche e analitiche importanti: è un esercizio con un obiettivo e quest’ultimo permette al ragazzo di sviluppare la concentrazione e la comprensione.
4. Smontare le cose.
Prima di buttare qualche elettrodomestico, piccolo o grande che sia, smontatelo insieme ai vostri figli. Anche se non siete degli esperti imparerete insieme a loro. E’ fondamentale conoscere ed analizzare le parti per comprendere il tutto.
5. Violare la legge.
Il titolo è provocatorio. Avete mai provato a far guidare l’automobile al vostro bambino? Provateci: darà a lui un profondo senso di appartenere al mondo che tanto ambisce, in un mondo in cui spesso non ha accesso. Naturalmente bisogna trovare un largo e deserto piazzale e sedersi con lui al volante. Ma “infrangere” la legge in modo consapevole e attento può davvero rivelarsi un bella e significativa esperienza!
Questi 5 inviti sono da leggersi come un modo di oltrepassare le nostre paure di adulto, paure che spesso soffocano il bambino che sta crescendo e non gli permettono di sperimentare il mondo.
Per ascoltare il discorso di Gever Tulley cliccate qui.
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