Una volta le fragole si trovavano 2-3 settimane all’anno mentre oggi è possibile trovarle da Marzo a Ottobre. E non si tratta, ovviamente, di prodotti importati. Come è possibile? Forse danno qualcosa a questi frutti per farli resistere più a lungo?
No, nulla di tutto ciò. E allora cosa succede? Ce lo spiega Duccio Caccioni, un agronomo che, nel servizio di Coltura & Cultura, un portale dedicato ai consumatori, professionisti e operatori del settore agricolo, ci svela quali sono i misteri, ma sopratutto i “trucchi”, legati alla coltivazione delle fragole.
L’angronomo ci spiega anzitutto che una pianta di fragola comincia a formare i fiori d’inverno, quando le giornate sono molto corte: sono le foglie che, grazie a un meccanismo chimico, contano le ore di luce di una giornata. Ma quanto impiega il fiore per diventare frutto dipende ovviamente dalla temperatura: più fa caldo, meno tempo ci vuole.
Ed ecco dunque la prima risposta. Noi italiani, infatti, abbiamo la fortuna di vivere in un Paese allungato da Nord a Sud: le prime fragole arrivano a Gennaio e magari provengono dalle serre siciliane e sono un po’ care. A Marzo arrivano sempre dalla Sicilia, e a ruota dalla Calabria. Ad Aprile cominciano ad arrivare quelle della Basilicata e della Campania. A Maggio la produzione è più abbondante e quindi i prezzi si abbassano, anche perchè nel frattempo arrivano le fragole dal Lazio. E poi su verso il nord cominciano ad arrivare le fragole dell’Emilia Romagna e del Veneto. In estate, invece, tocca all’arco alpino, con il Trentino Alto Adige e il Piemonte.
Ma c’è anche un trucco. Negli Stati Uniti, nel 1955, infatti, è stata scoperta una fragola selvatica la cui fioritura non dipende dalle ore di luce della giornata: la Fragaria virginiana.
Con un lavoro durato anni, nel 1980 si è riuscito a trasferire questo carattere in una varietà di fragola coltivata, e da allora poi anche in tante altre.
E’ un lavoro davvero notevole, perchè anche nelle piante il sesso è complicato: l’incrocio viene creato fecondando i fiori, trasferendo il polline con un pennellino, e poi via via con migliaia di altri incroci, sperando che nasca una piantina con il carattere giusto.
Il risultato è che le nuove varietà producono quasi tutto l’anno, così anche l’agricoltore può spuntare un prezzo un po’ più alto, perchè giustamente deve “campare” anche lui.
Coltivare fragole è un altro lavorone, perchè si fa quasi tutto a mano, e ci vogliono 4.000 ore di lavoro all’anno per coltivare un ettaro di fragole. Certo, la stagionalità della fragola non ci sarà praticamente più, ma non abbiamo perso nulla, anzi, perchè la fragola ha un altro segreto che non tutti conoscono.
Avete presente gli antiossidanti, quelle sostanze naturali che rallentano l’invecchiamento? Sono nei pomodori, nelle mele, nell’uva, nell’arancia, nel kiwi, per esempio. Ebbene, le fragole ne contengono da 2 a 10 volte tanto. Certo, i cavoli verdi o le barbabietole ne contengono addirittura di più, ma questo ci fa comunque capire che anche la stagionalità va presa con buon senso.
E poi per una volta che una medicina è anche un piacere… beh, possiamo anche accettare il compromesso!
Qui di seguito, intanto, ecco il video con il servizio dell’agronomo Duccio Caccioni.
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