Lei si chiama Dalila Timmonieri, è una ragazza di 29 anni di Pescara, e la sua storia ha dell’incredibile.
Oggi è una persona nuova, sorridente, con una grande voglia di vivere, ed è un esempio di grande coraggio per tutte quelle persone che, come lei, si sono trovate in serie difficoltà e hanno dovuto combattere delle lunghe e dure battaglie per riuscire a farcela.
Tutto comincia sette anni fa quando Dalila, allora 22enne, lavorava presso un ufficio di commercialista, dove si recava in bici, e studiava all’università.
A un certo punto, Dalila non potè fare a meno di notare che si sentiva sempre più stanca, tanto da non riuscire nemmeno a pedalare la bicicletta e a prendere l’autobus per andare all’università, fino al momento in cui non riusciva più nemmeno ad alzarsi dal letto, motivo per cui ha dovuto abbandonare il suo lavoro.
Una stanchezza che colpisce non solo il suo fisico, ma anche la sua mente, dal momento che Dalila cominciava ad accusare problemi anche a livello cognitivo che non le permettevano di studiare “Quando leggevo una frase, non ricordavo più la precedente“.
Cominciava a prendere peso, benchè mangiasse poco, e non riusciva più nemmeno a mangiare da sola. Per fortuna a restarle accanto c’è sempre stato il fidanzato Tiberio.
Partono così i controlli che, di fatto, non danno risultati concreti. E anzi un endocrinologo non la prese nemmeno sul serio quando lei gli disse che, nonostante fosse molto ingrassata, in realtà mangiava pochissimo, credendo di più alle “parole” della bilancia. E così le prescrisse una dieta, per lei difficile da seguire a causa della quantità di cibo.
Ma Dalila non si perse d’animo e così cominciò a fare delle ricerche da sola, su internet, per capire a cosa fosse dovuto il suo malessere. E fu così che la ragazza arrivò ad una conclusione: soffriva di una sindrome chiamata “fatica cronica“.
Sì recò dunque da uno specialista, l’unico in Italia, del centro antitumori di Aviano, che le propose una terapia sperimentale. Ma, piuttosto che migliorare, Dalila cominciò invece a peggiorare, tanto che lo specialista le disse che, data la gravità del suo problema, la sua unica speranza era quella di recarsi in Belgio in un centro specializzato.
Ma Dalila, ancora una volta, non si arrese e continuò a fare delle ricerche su internet, concrentrandosi questa volta sull’alimentazione. Fino a scoprire che il suo disturbo era dovuto ad un’intossicazione da metalli pesanti.
Fatta questa scoperta, Dalila si rivolse al prof. Mauro Mario Mariani, l’unico in Italia che fa la terapia chelante con EDTA per disintossicarsi dai metalli pesanti. Contemporaneamente, e in seguito ai suoi studi sull’alimentazione, prese la decisione, insieme al fidanzato Tiberio, di diventare vegana.
Una dieta fatta esclusivamente di frutta e verdura che, di lì a poco, cominciò a dare i primi risultati. Dopo quindici giorni Dalila riprese a camminare e, seguendo la terapia prescrittagli dal prof. Mariani, Dalila è tornata, gradualmente, ad una vita normale e alle sue abitudini.
Queste le sue parole: “Per due mesi mangiai solo frutta e verdura e iniziai a migliorare e a capire che non si mangia solo per piacere o per nutrirsi, ma anche per curarsi. Dopo quindici giorni ripresi a camminare. Il mese successivo fui ricevuta dal dottor Mariani e cominciai la terapia per disintossicarmi. Tutti possiamo essere intossicati dai metalli e non sapere leggere semplici sintomi, come una pressione alta. Sono stata fortunata a capirlo in tempo e a trovare qualcuno che mi abbia curata”.
Oggi è completamente guarita e, per continuare a curarsi, continua a seguire la medicina integrata e la sua alimentazione vegana, prediligendo il biologico.
Una situazione, questa, che l’ha aiutata anche nella costruzione del suo futuro professionale: Dalila, infatti, ha deciso di aprire insieme al fidanzato un ristorante vegan-bio-gluten free. Un sogno che tenevano nel cassetto da ben nove anni. E, nell’attesa di poterlo realizzare, Dalila ha anche aperto un blog in cui propone molte delle sue ricette vegane (vedi qui).
Il locale si chiamerà “Moashi” e sarà ubicato in via Regina Margherita, sempre in provincia di Pescara.
E a tal proposito, Dalila dichiara:
“Cucinero iò. Cambierò il menù tutti i giorni per il pranzo; per la cena penso che la variazione sarà settimanale e poi farò un sacco di pasticceria perchè mi piace tantissimo. Credo che il nostro corpo sia un meraviglioso ‘mezzo di trasporto’ per la nostra anima in questa vita e come tale vada tutelato e ringraziato; siamo ciò che mangiamo, quindi le ricette che preparerò saranno sempre basate su ingredienti naturali e integrali, senza glutine, le cose buone che mi hanno fatta stare bene e che mi fanno stare bene e che spero rendano felici le persone con cui le condividerò, almeno quanto rendono felice me…”
Non sono intimoriti dalla crisi perchè, come dichiarato dalla stessa Dalila, nella vita ci vuole sempre un po’ di coraggio per riuscire ad andare avanti. E, del resto, lei di coraggio ne ha da vendere, e lo ha pienamente dimostrato. Grazie alla sua grinta, alla sua determinazione e alla sua forza di volontà, noi siamo certi che Dalila riuscirà ad ottenere i risultati sperati anche con il suo locale. Gli stessi risultati che ha ottenuto nell’uscire vittoriosa da quella lunga battaglia che si è trovata a combattere per anni.
[Fonte: www.abruzzoservito.it]
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