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Il Dolore per la Perdita di un Padre Dietro a dei Tweet Ironici

Di Valeria Bonora - 27 Febbraio 2014

Grazie a Laurie Kilmartin, una scrittrice comica, molti papà in questi giorni hanno ricevuto abbracci, telefonate e apprezzamenti dai propri figli… Questo perchè in questi giorni lei ha passato le giornate a condividere su twitter la storia, le sue reazioni, verso suo padre che sta morendo in un ospizio.

Non pensate che sia una cosa di cattivo gusto, l’ho fatto anche io in un primo momento… Ma poi ho cominciato a leggere i tweet… divertenti, ironici se non fosse che dopo un po’ ti ritrovi con le lacrime agli occhi. Probabilmente questo era l’unico modo che Laurie conosceva per affrontare questo enorme dolore. Lei che la sua vita è fatta di satira e ironia, non sapeva probabilmente, come reagire ad un tale sconforto e così lo ha fatto attraverso tweet forti che fanno ridere e piangere allo stesso tempo.

Circondiamo il nostro Papà con amore e sarcasmo.

Al padre di Laurie stato diagnosticato un cancro terminale ai polmoni ed è stato portato all’ospizio il 20 febbraio. Sono tweet di dolore, tristezza, amore e anche risate, ma non perché lei sta cercando di risultare “simpatica” o perchè vuole più seguaci su Twitter, ma perché probabilmente sarebbe impazzita se non fosse riuscita a raccontare “barzellette” in questo momento così difficile.

Te lo prometto Papà sarò carina con mamma. Dannazione.
Non posso sopportare di vedere il cancro divorare il mio papà. Ho intenzione di fargli venire un attacco di cuore mostrandogli quanti $ $ $ ho donato a MoveOn.Org.
Il respiro di papà è affannoso come alcune delle battute che ho scritto oggi.

Ogni persona affronta il dolore come riesce, spesso si viene criticati per come lo si affronta, ma bisogna ricordarsi sempre che ogni persona ha un suo sistema di autodifesa e che questo sistema è diverso da persona a persona. C’è chi si chiude in se stesso, chi urla a squarciagola, chi piange, chi scappa, chi ride, chi tace, chi cerca conforto nell’alcool, chi nel fumo, chi nelle altre persone… e c’è chi come lei cerca conforto nell’ironizzare la situazione. Fidatevi non è l’unica persona che ho visto soffrire così… è una specie di scudo che viene creato intorno alla persona, ma basta guardare dietro per capire il dolore immenso che quelle parole nascondono….

Sto leggendo i titoli di Drudge (n.d.r. un raccoglitore di notizie on-line) ad alta voce a mio padre. La notizia di Michelle Malkin (blogger e politico conservatore n.d.r.) è la prossima. Lui si sente meglio, Io sento la vita scivolare dal mio corpo.
I primi 2 giorni di papà all’ospizio, non volevo lasciare la stanza o dirgli “ti amo”. Ora siamo a 5 giorni, dico solo: “E’ forte, vero?”


Dannazione è ancora vivo, E’ tempo di accendere Rachel Maddow (commentatrice televisiva politica n.d.r.)
2 gocce della morfina di papà sono cadute sulla mia mano. La lavo o la lecco?
Quando ho sentito che mio padre aveva un cancro terminale, il mio primo pensiero è stato: “perché non poteva essere successo a mamma?”
Sto scherzando!
Credo.
Giusto?

E voi come affrontate il dolore? Fate parte di quelle persone che lo dicono al mondo intero usando Twitter o Facebook, condividendo immagini strappalacrime, o siete quelle persone che lo elaborano in silenzio chiudendosi in se stesse? Non ha molta importanza, l’importante è non cedere allo sconforto, ma sapere che è il ciclo della vita, e prima o poi dobbiamo passarci tutti… e ognuno a proprio modo.

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