Una notizia che ha dell’assurdo, dell’inverosimile, e che va contro ogni norma igienica e salutare possibile.
La Guardia di Finanza, durante una perquisizione in alcuni depositi di grossisti alimentari, situati nella zona nord di Milano, ha sequestrato ben quaranta tonnellate di pesce e crostacei scaduti, alcuni addirittura dal 2008, vale a dire da sei anni!
Tutta roba, questa, pronta per essere servita sulle tavole dei ristoranti di Milano. E non soltanto cinesi e giapponesi che propongono piatti a base di sushi, ma anche ristoranti italiani specializzati in pesce.
In particolar modo, in un magazzino a Cornaredo, i militari della Compagnia di Corsico, assieme agli ispettori dei Dipartimenti di Prevenzione Medica e Veterinaria della Asl Milano 1, hanno sequestrato sedici tonnellate di pesci scaduti destinati ai ristoranti e ai supermercati.
L’operazione si chiama “Gambero verde“, e il nome non è casuale. Sì, perchè come potete dedurre, gamberi e gamberoni erano scaduti da così tanto tempo da essere diventati di colore verde. A questi si affiancano bianchetti, alghe nori (quell’alga nera utilizzata per rivestire il sushi), confezioni di wasabi e frutta essiccata… tutta roba immangiabile perchè scaduta da anni.
In un altro magazzino, invece, i militari hanno trovato dei gamberetti messi a essiccare su un tavolo, in un seminterrato con le finestre rotte da cui potevano entrare piccioni, gatti e altri animali.
E tutta questa “sporcizia” era pronta per essere messa in vendita.
Tutti questi prodotti sono stati posti sotto sequestro e saranno distrutti seguendo le direttive delle strutture sanitarie incaricate.
Vista la quantità, si stima che, nel caso in cui fossero stati venduti, un milanese su cinque avrebbe potuto mangiare questi prodotti.
Ma ci rendiamo conto? Ma davvero ormai ci troviamo a questi livelli? Cosa ne sarà della nostra salute e del nostro modo di vivere di questo passo?
[Immagine da: www.ilmessaggero.it]
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