Oggigiorno molti degli alimenti da noi acquistati si trovano in confezioni appositamente create per una migliore conservazione, ma anche per una questione di praticità.
Ma queste confezioni alimentari sono davvero affidabili? A quanto pare, anche su queste sono stati lanciati una serie di allarmi.
Uno studio condotto dai ricercatori della Food Packaging Forum Foundation di Zurigo, pubblicato sul “Journal of Epidemiology and Community Health“, ha infatti messo in luce come molti dei materiali impiegati per queste confezioni possano, a lungo termine, risultare dannosi per la nostra salute.
Molte delle sostanze chimiche presenti in queste confezioni, infatti, sono in grado di penetrare nel cibo e, di conseguenza, nel nostro organismo.
E’ vero che le quantità di tali sostanze chimiche sono regolamentate, ma quali possono essere i rischi per la nostra salute se, a lungo termine, veniamo esposti cronicamente a questi elementi chimici?
Questo è quello che si sono chiesti gli studiosi svizzeri, arrivando a conclusioni non certo confortanti.
Tra le sostante chimiche impiegate per il confezionamento dei cibi, infatti, c’è per esempio la formaldeide, una sostanza che a dosi elevate può causare il cancro.
E proprio la formaldeide si trova in moltissimi posti, basti pensare, per esempio, alle bottiglie di plastica adoperate per le bevande gassate.
Altre sostanze chimiche impiegate, invece, sono il tributilstagno, il triclosan e gli ftalati, che a lungo andare possono interagire negativamente con la produzione ormonale.
Insomma, i consumatori vengono esposti a queste sostanze chimiche tutti i giorni, per lo più inconsapevolmente, ma chi è in grado di stabilire qual è la dose massima di sostanze che si possono assumere per evitare malattie di un certo rilievo?
Gli studiosi ammettono quanto sia veramente difficile condurre degli studi realmente affidabili, dal momento che tutte le popolazioni del mondo sono esposte a tali sostanze chimiche e considerando che i livelli di esposizione possono variare da individuo a individuo.
Tuttavia viene sottolineata l’estrema urgenza nel cercare risultati validi al fine di considerare tutti i legami tra alimenti a contatto con le sostanze chimiche e patologie anche molto gravi come il cancro, il diabete, i disturbi neurologici e infiammatori e l’obesità.
[Fonte: www.lastampa.it]
✰✬✰✬✰✬✰✬✰✬✰✬✰✬✰✬✰✬✰✬✰✬✰✬
Seguiteci sulla Fanpage di Facebook EticaMente