Sul sito ufficiale di Nemesi Animale si legge che “NEMESI ANIMALE è un progetto per la liberazione animale, di ogni animale, umano e non-umano. Nasce per creare un cambiamento culturale e sociale, per contrastare chi lucra sulla vita di altri animali e per salvarne direttamente il più possibile dalle attività distruttive così diffuse in questa società”.
Le persone che aderiscono a questo progetto si espongono in prima persona per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo al maltrattamento animale, lottano per salvare gli animali da violenze ed uccisioni, documentano ciò che accade all’interno degli allevamenti.
Oggi vogliamo mostrarvi un filmato davvero agghiacciante. Nemesi Animale ha trascorso 9 mesi a raccogliere video, fotografie e informazioni all’interno degli allevamenti di animali: sono riusciti ad entrare negli stabili senza essere visti, senza autorizzazione. Gli attivisti hanno voluto documentare ciò che accade quotidianamente e realmente, il loro intento era quello di non assistere ad una situazione creata ad hoc proprio perchè andavano a fare una visita autorizzata. No, il loro obiettivo era riprendere e diffondere al mondo ciò che davvero accade negli allevamenti, anche ora, in questo momento.
Questo loro documentario hanno voluto pubblicarlo in rete: potrete trovare approfondimenti, fotografie e tutte le informazioni necessarie sul sito internet dedicato a questa indagine e che si chiama www.fabbrichedicarne.net.
Ma cos’hanno trovato di così terribilmente agghiacciante?
Si legge sul sito dell’indagine:
Negli allevamenti abbiamo trovato:
-Maiali feriti con orecchie e code mangiate, sintomo di stress e di cannibalismo.
-Cadaveri lasciati nei corridoi a marcire e riempirsi di vermi, altri morti in mezzo ai box con i loro fratelli.
-Scrofe con le vagine completamente rovinate da infezioni e dai parti continui.
-Centinaia di piccoli incapaci di camminare, di cui alcuni con le zampe incastrate nelle grate del pavimento.
-Tanti piccoli schiacciati dalle madri a causa delle “gabbie parto” che non permettono loro di muoversi
-Decine e decine di tumori non curati e infezioni agli occhi
-Maiali malati lasciati in disparte nei corridoi o in box separati, isolati e scartati. In più di un caso questi animali erano evidentemente in fin di vita, lasciati morire in agonia senza curarsi della loro sofferenza.
-Decine di migliaia di prigionieri in piccole gabbie con gli sguardi tristi e distrutti dalla noia e l’apatia.