La serenità è stare in pace con se stessi e in armonia con gli altri.
(Samuel Smile)
Quante volte ci ritroviamo a pensare “Che fortuna che mi è capitato questo!” o al contrario “Sono proprio sfortunato!“. E così facciamo risalire la nostra serenità o, al contrario, la nostra turbolenza interiore alla fortuna o alla sfortuna: facendo così, però, ci spogliamo di qualsiasi responsabilità, vivendo passivamente ciò che ci accade.
La serenità, invece, appartiene solo a noi stessi, è una conquista che riguarda solo ed esclusivamente il nostro animo. Nella vita può accaderci di tutto (gioie e dolori), ma la possibilità di trasformare gli eventi della vita in strumenti costruttivi o in strumenti distruttivi dipende solo ed esclusivamente da noi.
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Come fare a conquistare la serenità?
Per seminare dentro di noi la serenità basta seguire le proprie inclinazioni di vita, riempirsi la vita di esperienze che emozionano, riuscire a tuffarsi nel cambiamento senza paura, avere il coraggio di essere sempre se stessi, ricercare con entusiasmo la verità delle cose, liberare ogni minimo granello emotivo, assaporare l’attimo che si sta vivendo. E, soprattutto, allenarsi a leggere la vita e i suoi accadimenti tramite una visione simbolica dell’esistenza: vivere sì fino in fondo gli eventi che siamo chiamati a vivere ma provare a porci sempre nel ruolo di spettatore di ciò che accade, essere cioè in grado di andare oltre l’accadimento in sé per trovarvi la domanda che quel determinato accadimento, rivolto proprio a noi, vuole portarci.
Facile a dirsi ma difficile a farsi. Nella vita ci sono doveri, obblighi, impegni quotidiani che risucchiano gran parte della nostra energia vitale, persone che ci circondano e che ci giudicano, problemi di salute nostri o dei nostri cari che ci incupiscono…
Ma esistono davvero tutti questi fattori o li abbiamo creati noi stessi? E se così fosse, possiamo liberarci da tutti questi pesi che non ci permettono di trovare il nostro volo di vita? Possiamo divenire gli artefici della nostra esistenza? I veri comandanti della nave delle nostre giornate?
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Spesso ci si dimentica che prima o poi tutti incontreremo Sorella Morte (come era solio chiamarla San Francesco d’Assisi), e che la nostra corsa quotidiana a fare, guadagnare, accumulare ecc. non cambierà questo dato di fatto universale per ogni singola persona. Il presente, ciò che viviamo ora, non ritornerà più e non possiamo sprecandolo rimuginando sul passato o continuando a programmare il futuro. E’ cosa sensata allenarsi a vivere ora e nessun altro tempo, è questa la chiave della serenità.
Perché stiamo vivendo? Per assaporare ogni attimo della nostra vita e riuscire a perderci in quell’attimo senza pensare a null’altro. Senza orologi, telefonini, bisogno di far foto, senza spendere un solo euro. Solo per rigenerarci nel presente e viverlo a più non posso, gustandolo come solo un bambino sa fare. Basta un prato, un aquilone, bambini a piedi scalzi liberi di giocare con nulla, una buona compagnia e avere il coraggio di svegliare il bambino assopito in ognuno di noi. Ci mettiamo una vita a scacciarlo questo bambino, non comprendendo che invece è lui la chiave di tutto…
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Essere sereni vuol dire entrare nel flusso del cambiamento, senza volerlo controllare
Non devi cercare di fare in modo che le cose vadano come vuoi, ma accettare le cose come vanno: così sarai sereno.
(Epitteto)
Nella vita ci sono periodi più sereni ed altri più turbolenti ma quest’ultimi servono solo ed esclusivamente a mettere le basi per una successiva più consapevole serenità, un po’ come la notte che precede un nuovo mattino, come l’inverno che prepara la successiva primavera, come il dolore del parto che fa nascere la vita. E’ importante imparare dalla natura ad accogliere naturalmente e fluidamente gli eventi che l’esistenza ci pone dinnanzi, per farlo siamo chiamati a zittire quella parte della nostra mente che vorrebbe controllare tutto, che continua a farsi aspettative, che non si mette a servizio della nostra anima.
Tutto ciò che accade è dettato dalle nostre decisioni, dal nostro modo di cogliere l’insegnamento che ci sta dietro. La fortuna o il caso sono scuse, semplici e comode scuse che ci permettono di non prendere in mano la nostra vita…
“Le più felici delle persone non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa, soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino”.
Martin Luther King
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Siamo chiamati a cambiare le nostre abitudini di vita, a sperimentare il nuovo, ad aprirci a nuove visioni dell’esistenza.
10 consigli per aprirci alla vita
Eccovi allora 10 consigli da mettere in pratica ogni giorno per seminare dentro di noi una serenità costante, consapevole e vera.
1- Stai fermo e in silenzio per almeno dieci minuti al giorno assaporando lentamente ciò che accade attorno a te e nella tua interiorità. La pausa è rigenerante e permette di elaborare pensieri, di far nascere idee e intuizioni, di far spazio al nuovo.
2- Trattieniti dal voler partecipare a pettegolezzi, giudizi e pensieri non utili alla tua crescita come individuo.
3- Respira profondamente ad ogni inizio d’ora. Il respiro è vita e tu hai bisogno di tuffarti nelle sue profondità per percepire ogni tua cellula vibrare a ritmo dell’Universo.
4- Prova ad uscire da te stesso ogni tanto e diventa spettatore della tua vita: che film vedi? A che opera teatrale stai assistendo?
5- Prenditi del tempo per osservare la natura. Abbiamo davanti ai nostri occhi la maestra di vita più importante di sempre ma non ce ne rendiamo conto. Il semplice volo di una farfalla bianca o l’albero davanti alla finestra del nostro ufficio ci possono rivelare verità incredibili, se abbiamo il cuore aperto per ricevere questi insegnamenti.
6- Ogni giorno trova il tempo per muovere le tue gambe camminando, possibilmente nella natura: il tuo corpo si nutre del movimento e solo muovendosi può mettersi a servizio della tua anima!
7- Non piegarti mai: tieni ben dritte le tue spalle, spalanca il tuo petto, innalza la tua schiena. La tua postura parla del tuo modo di affrontare la vita: sii il comandante del tuo corpo, è la nave che ti porta nel mondo!
8- Quando senti che durante la giornata qualcosa ti innervosisce fermati a dialogare con questa tua sensazione: pensa che un messaggero divino è giunto a te per portarti un messaggio.
9- Dialoga con gli altri con la consapevolezza che nel vostro incontro di anime è nascosto un tesoro da trovare: sii profondamente presente, capace di ascoltare, osservatore attendo della tua interiorità. In questo modo il dialogo sarà terreno fertile per far sbocciare intuizioni utili alla tua crescita come individuo.
10- Dentro di te c’è la sorgente della serenità: per scorrere ha bisogno di presenza, di forza vitale e di apertura. Fai fiorire nelle tue giornate queste tre gemme di vita!
Elena Bernabè