Finalmente arriva una bella notizia per quanto riguarda il tragico episodio che vedeva il povero cane incatenato fuori ad un balcone e che era costretto a vivere tra i suoi escrementi a Trapani.
Si tratta di un tenero pastore tedesco che da mesi ormai quel balcone, al terzo piano in via Capitano Michele Fodale, era diventata la sua dimora legato ad un’inseparabile doppia catena.
Una nota rilasciata dal Partito Animalista Europeo ha dichiarato: “due, tre volte a settimana il proprietario si preoccupava di riempire le ciotole con i viveri e niente di più, lasciandolo perennemente a catena doppia anche mentre mangiava e picchiandolo con un bastone di legno. Dopo i dovuti accertamenti sulla veridicità delle segnalazioni dei testimoni è stata depositata formale denuncia querela ai sensi degli artt. 544 ter e 727 comma 2 del codice penale contro il proprietario del cane con istanza di sequestro dell’animale”.
Stefano Fuccelli, presidente del Partito Animalista Europeo, ha sostenuto di non aver pubblicato le immagini del cane incatenato prima dell’intervento della Polizia per non allertare l’aguzzino, in quanto avrebbe potuto inquinare le prove del reato. Il blitz è stato eseguito dalla Questura e dal PAE, durante il quale sono intervenuti sul luogo gli Agenti della Polizia di Stato e della Scientifica, insieme al dirigente veterinario dell’Asp. Abbastanza evidenti sono state le pessime condizioni di maltrattamento che il cane subiva ogni giorno. Immediatamente è scattata una denuncia d’ufficio per maltrattamento di animali nei confronti del proprietario del pastore tedesco sequestrato e messo in salvo.
Oggi finalmente il bellissimo pastore tedesco è libero dal suo aguzzino che rischia fino a due anni di carcere ed una multa da 5 a 30 mila euro.
Il Capo Segreteria Nazionale del Partito Animalista Europeo, Enrico Rizzi, ha voluto lasciare queste dichiarazioni: “chi maltratta gli animali, da noi, ha le ore contate: questa occasione conferma il fatto che le forze dell’ordine e la Magistratura non lasciano impunito nessun caso di maltrattamento, anche quello apparentemente poco visibile e marginale, poiché la sensibilità delle nostre istituzioni sul rispetto degli animali è diffusa a tutti i livelli ed io, da trapanese, ne sono orgoglioso”.
Questo povero e bellissimo cagnolino dal viso dolce e con evidenti sofferenze passate, è stato liberato per sempre da questo terribile incubo e da quella “vita atroce” che stava trascorrendo ogni giorno legato ad una catena.
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