Ricordate l’articolo che vi avevo proposto qualche tempo fa riguardante le 15 tavole pubblicate dal New York Times nel quale si “demonizzava” uno dei prodotti Made in Italy che ci rappresentano maggiormente nel mondo?
Ebbene ecco qui la risposta dell’Italia a quell’imbarazzante infografica americana che ci faceva passare per imbroglioni e millantatori.
L’Università della Calabria si è risentita di questa accusa, la quale suggeriva che l’olio extravergine d’oliva arrivasse da altri stati come Spagna, o che fosse contraffatto, mescolato con altri oli di scarsa qualità o addirittura alterato chimicamente. Così i ricercatori Giuseppina De Luca e Loredana Maiuolo, assieme al direttore del dipartimento di Chimica dell’ateneo di Arcavacata, Giovanni Sindona, hanno studiato un metodo per stabilire la qualità dell’olio extravergine d’oliva.
La metodologia messa in atto è una miglioria della tecnica della risonanza magnetica, che consente di valutarne la freschezza e tracciarne l’origine.
Il comunicato che preannuncia la deposizione del brevetto spiega:
“L’unità di ricerca dell’Università della Calabria aveva già da tempo pubblicato su riviste internazionali un criterio per tracciare l’origine del prodotto basata sulla identificazione e dosaggio di quei microelementi presenti nell’olio che lo riconducono alla terra dove è coltivato. Ciò significa che è possibile, adesso, fornire un servizio a quei produttori onesti che, al di là di ogni dubbio, e non facendo riferimento ad aleatorie prove organolettiche, vogliono sia certificata in maniera scientificamente valida l’origine del loro prodotto”.
La risonanza magnetica consente di definire l’indice di invecchiamento di un olio in funzione del rapporto 1,2-/1,3-gliceridi, che può variare da un minimo del 70%, per oli prodotti nel periodo Novembre/Marzo, al 50% per quelli prodotti nel periodo Agosto/Ottobre.
Ovviamente gli Americani non hanno inventato quelle 15 tavole grafiche dal nulla, questa ricerca serve per garantire la freschezza e l’autenticità dell’olio, ma non toglie il fatto che ci sia qualche produttore disonesto che per guadagnare di più va a danneggiare la nomea di un prodotto Made in Italy dei più ricercati e preziosi nel mondo.
E ricordate che un buon olio extravergine non può costare poco, se il prezzo è basso diffidate…