Cresce notevolmente il numero dei ragazzi di età compresa tra i 20 e i 34 anni che sono “costretti” a vivere con i propri genitori.
Esistono i mammoni e i pigri, che non riescono a lasciare il nido familiare perchè troppo legati alle comodità della propria casa, questa non è di certo una novità, ma anche chi vorrebbe lasciare questo nido per spiccare il volo… si trova costretto a tarpare le proprie ali.
Il motivo? Ovviamente la crisi economica che sta investendo la nostra epoca.
Slovacchia, Bulgaria, Grecia e Italia sono tra i paesi in cui è più diffusa la convivenza con i genitori dopo i 24 anni.
In Italia il 46,6% dei giovani tra i 24 e i 34 anni vive ancora in famiglia. In Danimarca, invece, solo l’1,8%.
Di recente questo fenomeno si è diffuso anche in paesi come il Regno Unito, dove fino a qualche anno fa la convivenza tra ragazzi e i loro genitori dopo i 24 anni era molto meno diffusa.
Nel Regno Unito, infatti, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Ufficio Nazionale di Statistiche, un adulto su quattro tra i 20 e i 34 anni vive ancora con i genitori, e 3,3 milioni di adulti non possono vivere in una casa che non sia quella dei genitori, ovvero il 26% sul totale di quella fascia di età. Un record dal 1996. E questo nonostante da allora la fetta di popolazione che rientra in quella fascia d’età sia rimasta pressochè immutata.
Purtroppo la crisi economica sta colpendo davvero ovunque e il tasso della disoccupazione, dal 1997, sta vivendo adesso la sua fase più critica. Per quanto si continui a dire che la situazione è destinata a migliorare, la crescita degli stipendi è lenta e ben al di sotto del tasso di inflazione. In particolar modo è diventato davvero difficile poter sostenere il costo di una casa, in continua crescita.
E questo rende più facile capire perchè vi è un evidente aumento dei giovani costretti a vivere sotto il tetto dei propri genitori.
Vent’anni fa nel Regno Unito il 21% degli adulti tra i 20 e i 34 anni viveva con i genitori. Ora il 26% dei giovani vive insieme ai genitori: a conti fatti, si tratta di 670mila persone in più.
Abbastanza sorprendente, però, vedere come in Paesi europei più colpiti dalla crisi economica, come la Spagna e l’Irlanda, la percentuale di giovani che vivono con i propri genitori è più bassa rispetto al periodo che precedeva la crisi stessa.
Ma la risposta, anche in questo caso, è abbastanza semplice: molti di questi ragazzi, infatti, hanno lasciato il loro paese d’origine per trasferirsi altrove e sperare in un futuro migliore. Per esempio, il numero di giovani di età compresa tra i 25 e i 35 anni, in Spagna, negli ultimi cinque anni è precipitato del 16%.
Un grafico pubblicato da Quartz ci mostra la percentuale dei giovani che vive ancora con i genitori, mostrandoci un indice di cambiamento tra lo scorso anno e gli ultimi cinque anni. Possiamo vedere come i due grafici parlino abbastaza chiaro.
Quali dati dobbiamo aspettarci, a questo punto, tra altri cinque anni?
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