L’azienda Miniconf S.P.A. leader nel settore dell’abbigliamento per la moda per bambini, con marchi come Sarabanda, Dodipetto e iCom, ha deciso di diventare un’azienda fur free, cioè non userà più pellicce di animali per confezionare i propri abiti. Ricordiamo che le pellicce per essere conciate hanno bisogno dell’utilizzo di sostanze nocive che rimanendo sul capo mettono a rischio salute e ambiente.
Usare materiali alternativi di origine naturale e sintetica, che risultano del tutto simili alle pellicce naturale, non comportano nessuno sfruttamento e nessuna uccisione animale.
A partire dalla collezione Autunno-Inverno 2014 sui capi d’abbigliamento sarà presente il cartellino “fur free”, in modo da garantire al consumatore la certezza di poter identificare i prodotti che non usano pellicce e derivati animali.
‘‘Una scelta di grande valore etico – dichiara Simone Pavesi, responsabile Lav campagna Pellicce – che offre a Miniconf la possibilità di collaborare con la Fur Free Alliance, la coalizione internazionale delle principali associazioni impegnate contro lo sfruttamento degli animali per la loro pelliccia, rappresentata in Italia dalla Lav. Con l’adesione allo Standard, Miniconf è stata così inserita nell’elenco delle aziende virtuose e pubblicato sul sito tematico della LAV www.nonlosapevo.com e sul portale www.furfreeretailer.com”.
Una scelta senza dubbio ammirevole, un passo avanti verso l’eliminazione di capi con inserti in pelliccia animale, una possibilità preziosa per quella fetta di consumatori responsabili che decide di voler acquistare capi “cruel free”. Ci auguriamo che anche altre aziende decidano di adottare questa politica.
[Fonte contenuto ed immagini :lav.it]
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