Era stata trovata 7 mesi fa, sul ciglio di una strada, affamata e disorientata. Camilla, chiamata così dai suoi “soccorritori”, è una femmina di capriolo ed è stata allevata con biberon di latte di capra e successivamente accudita da Silla, il pastore tedesco di casa, come se fosse il suo cucciolo.
Ora che è diventata abbastanza grande, è stata rimessa in libertà dagli uomini della Polizia provinciale di Vicenza , che l’han portata in un’oasi faunistica di Novoledo. Se non fosse stato per i membri della famiglia Pegoraro, la piccina sarebbe sicuramente finita male, perchè in genere quando i caprioli vengono a contatto con l’uomo, la madre li rifiuta e li abbandona a morte certa poichè diventano preda di lupi o volpi.
Questi piccoli nascono intorno a maggio-giugno di ogni anno e presentano un manto fulvo rossiccio maculato di bianco che ne facilita la mimetizzazione col terreno. La madre li lascia soli in mezzo all’erba per andare a brucare lì intorno. Probabilmente la madre di Camilla si è allontanata troppo dal lei e poi non è stata in grado di ritrovarla. La piccola, spinta dai morsi della fame si è incamminata in cerca della madre, allontanandosi da lei senza più riuscire a ritrovarla.
Il fatto, non secondario, che Silla si sia presa cura di lei mette per l’ennesima volta in evidenza la grande sensibilità che hanno gli animali verso i loro simili e non.
Ci auguriamo che questa bella capriola possa trovare un branco disposta ad accettarla e che possa vivere serenamente.
[Fonte: ansa.it]
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