Molti di noi che hanno deciso di adottare un animale e dividere con lui-lei la propria vita ed il proprio quotidiano si creano, coscienziosamente, il problema di quale sia il miglior modo per nutrirli considerando che essendo entrati a far parte di una famiglia umana e trovandosi a vivere una vita domestica non sono in grado di cacciare, nella maggior parte dei casi infatti, non ci sono le condizioni perché questo avvenga.
Le ipotesi alimentari per i “pets” sono molte e molte purtroppo fanno concorrenza al peggior cibo spazzatura umano, ci sono però anche delle buone alternative cruelty free.
In ogni caso nel cibo, sia umido che secco, il contenuto proteico non è altissimo ed in ogni caso la carne e i derivati contenuti all’interno sono cotti. Esiste però una dieta che rappresenta un’alternativa ai normali cibi umidi e secchi, si tratta della dieta BARF (Biologically Appropiated Raw Food), che prevede l’utilizzo di carni e derivati crudi e biologici.
Il principio da cui parte questa dieta è quello di rispettare le differenze specifiche e fisiologiche di cani e gatti e di conseguenza fornire un’alimentazione che sia più vicina possibile a quella che avrebbero in natura, eliminando i cibi cotti ed il cibo secco e fornendo invece carne cruda non disossata, frutta e verdura. La dieta prevede un 80% di cibo crudo animale (carne e derivati) ed un 20-30 % di frutta e verdure sempre crude per il cane ed una quantità in proporzione leggermente minore di verdure, per il gatto, essendo il felino un carnivoro assoluto.
Secondo i sostenitori della BARF questo tipo di alimentazione fornirebbe a cani e gatti un cibo più simile a quello che troverebbero in natura cacciando una preda e quindi favorisce la digestione e l’assimilazione dei nutrienti presenti nell’alimento, migliorando l’apparato osseo e quello muscolare e aumentando e garantendo un buon pelo e una buona forma fisica all’animale. Inoltre si ritiene che questo permetta di rimanere più fedeli a quello che sarebbe il reale stile di vita dell’animale stesso.
Di contro chi è a favore dei cibi cotti (che non devono essere necessariamente di scarsa qualità e possono anche essere preparati in casa) sostiene che la BARF sia pericolosa dal punto di vista batterico, la carne cruda infatti favorisce l’insorgere di salmonella ed escherichia coli che possono essere pericolose per il cane e/o il gatto e l’insorgere di infezioni in genere.
Personalmente mi chiedo anche, specialmente in relazione al cane , se non ci si stia dimenticando degli anni di domesticazione, il rapporto tra uomo e cane è lontano nel tempo e probabilmente risale proprio al periodo in cui l’uomo incominciò a cuocere i cibi i cui resti attirarono gli antenati dei nostri cani intorno ai fuochi ed alle grotte e dalla necessità iniziò una relazione interspecifica lunga quanto la storia. Se è così, questo sta a significare che il cane iniziò molto presto a consumare anche cibi cotti o comunque scottati e ad integrare la sua alimentazione in modo diverso rispetto al lupo.
Lascio a voi pareri e conclusioni, sicuramente per chi ha molto a cuore al salute del peloso con cui convive la questione alimentare è di fondamentale importanza e va valutata con cura.