Alimentazione
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Zucchero: più ne mangi più mangi. Alcuni modi per sostituirlo

Di Giordana - 20 Dicembre 2013


Ci sono cibi confortanti, che alleviano le tristezze e le malinconie, cibi freschi, aspri, pungenti che rivitalizzano ed energizzano, cibi piccanti e aromatici che portano effetti afrodisiaci e ci sono quei cibi che non smetteresti mai di mangiare, uno tira l’altro e dopo che ne hai assaporato il primo boccone ne vuoi ancora. Lo zucchero è uno di questi.
Il cibo stimola alcune aree del cervello (ad esempio il peperoncino è famoso per questo) e può provocare, a seconda dell’alimento, sensazioni di benessere e quindi desiderio di mangiarne ancora o di disgusto e quindi di rifiuto. Lo zucchero, sfortunatamente, agisce proprio sulla sensazione di benessere e porta il malcapitato assaggiatore, anzi il suo cervello, a volerne sempre di più in modo da poter riprodurre la sensazione di benessere iniziale.

Recentemente sono stati condotti studi a riguardo che hanno dimostrato quanto detto. Un campione di volontari è stato sottoposto ad un test per verificare la loro attività cerebrale mentre bevevano un frappè al cioccolato, ad una parte dei volontari è stata somministrata una bevanda particolarmente arricchita di grassi ed agli altri una bevanda molto ricca di zuccheri. Il cervello dei volontari che stavano bevendo il frappè maggiormente zuccherato ha rivelato, attraverso la risonanza magnetica, che la corteccia risultava stimolata alla sensazione di piacere e di conseguenza i soggetti interessati erano invogliati a riprodurla, ovvero, ad assaporare qualche altra cose di dolce, molto più di quanto non lo fossero i volontari a cui era stata somministrata la bevanda arricchita con grassi.

Di fatto lo zucchero bianco risulta essere un alimento dannoso o forse sarebbe più opportuno definirlo un non alimento. se è vero che da una sorta di dipendenza come è stato indicato dallo studio campione allora è anche da valutare che è uno degli ingredienti più usati al mondo per la produzione di cibo commerciale e industriale e che quindi siamo sottoposti ad un‘assuefazione costante. Iniziare a farne a meno è forse complicato, ma si può cominciare a ridurlo gradualmente fino ad arrivare poi a sostituirlo del tutto.

Ecco alcuni modi per sostituirlo in cucina:con i dolcificanti naturali come il fruttosio che dolcifica fino al 30% in più rispetto allo zucchero, con lo sciroppo d’agave o d’acero, dolci come lo zucchero ma non dannosi e nutrienti, sempre abbondanti, però, in termini di calorie, con il malto di frumento, di riso, d’orzo o di mais che dolcificano e danno aroma al cibo ed inoltre sono caratterizzati da diverse proprietà terapeutiche.





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