Decidere di avere un figlio a casa non è una scelta semplice, potrebbero insorgere difficoltà, problemi, però casa è il posto in cui ci sentiamo più protetti, più al sicuro, ci sentiamo più liberi. Ed è forse per questo che Erin Loechner ha deciso di partorire la sua bambina proprio tra le quattro mura domestiche.
Non certo stato facile, anzi è stato estenuante, impegnativo ed è durato ben due giorni. Senza l’aito di nesun farmaco o di epidurale, Erin ha lottato per dare alla luce la sua piccola e la sua amica fotografa, Betsy King, ha voluto documentare questi due giorni di infinito dolore ed infinita gioia!
Primo giorno alle 8 del mattino, cominciano le contrazioni.
Difficile da fare ma Erin si concentra sul suo respiro.
Suo marito è la sua roccia, lui l’ha aiutata nei momenti difficili.
Ben presto si accorge che il divano è il posto più comodo.
Dopo un tentativo fallito di passeggiare, Erin si riposa un po’.
Ogni contrazione è terribile, ma ne vale la pena.
Suo marito l’ha aiutata a riposare più che poteva.
Muoversi per la casa era una sfida.
Le contrazioni spesso riducevano Erin in ginocchio.
La schiena è terribilmente dolorante e ottiene sollievo dallo stare inginocchiata.
Anche attraverso il dolore, ci sono i sorrisi condivisi.
La respirazione durante le contrazioni.
La respirazione durante le contrazioni è sempre difficile.
Insieme, Erin e il marito sono una speranza.
Sarebbe peggio se non fosse per la compagnia al suo fianco.
L’ostetrica controlla i parametri vitali, durante la preparazione per il parto.
C’è il tempo per un bagno!
Ma il rilassamento non dura a lungo.
Il marito di Erin l’aiuta a lavarsi.
Ben presto, la loro figlia sarebbe arrivata.
Le contrazioni finali sono forti, ma Erin le supera!
Anche se, al momento, non sapeva se ce l’avrebbe fatta…
Questo è ciò che si dice sia pura beatitudine.
Gli orgogliosi genitori sono pieni di stupore.
E hanno apprezzato il primo vagito…
Complimenti, mamma e papà!
[Fonte babble.com]
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