Il “Bear Man” Charly Vandergaw è un uomo che ha deciso di rompere l’alta barriera inter-specifica che vige da millenni tra uomo e orso. Charly vive da più di vent’anni in Alaska a stretto contatto con orsi bruni e grizzly (tanto per avere un’idea un maschio di grizzly può arrivare a pesare anche 360 kg), famosi per avere un carattere decisamente irascibile, se provocati o in cerca di cibo.
Vandergaw è riuscito nel corso degli anni a stabilire un rapporto paritario e incredibile con gli orsi, ha instaurato un codice comunicativo non verbale decisamente efficace che gli permette di interagire con questi animali e di rimanere incolume, anche se qualche cicatrice di “battaglia” non manca. Per molti anni ha scelto di vivere da solo con gli orsi, ma ultimamente ha accettato la presenza di un cameraman.
Quest’uomo di cuore e coraggio si è proposto di fare un passo in entrambe le direzioni, quella dell’essere umano e quella dell’orso, vorrebbe migliorare il difficile rapporto che sussiste tra questi due grandi predatori, l’uomo e l’orso. Secondo Charly infatti, grazie alla convivenza con lui gli orsi potrebbero, pian piano, accettare maggiormente la presenza umana, al tempo stesso, spera che conoscendo meglio questi animali le popolazioni che ci vivono a stretto contatto possano imparare a gestirli e ridurre/sospendere la caccia.
Quest’impavido paladino della pace e della comunicazione inter-specifica è stato multato più di una volta per aver alimentato animali selvaggi, nello specifico, appunto, grizzly ed orsi bruni, ma ha recentemente evitato il carcere per il medesimo reato, forse proprio in funzione della sua popolarità.
Il rapporto che Charly ha sviluppato con gli orsi è complesso, fatto di rispetto reciproco, assenza di buonismo, coraggio e amore per la natura selvaggia. E’ stato anche molto criticato per la sua scelta, molti trovano sbagliata l’intromissione di Charly nella vita selvaggia degli orsi e ritengono che la linea di confine non debba mai essere superata, ma per molte altre persone è un eroe.
La relazione tra uomo e animale è complessa, quella tra uomo e animale selvaggio lo è ancora di più.
I rapporti interspecifici, di qualsiasi tipo, da quello con il nostro cane e/o gatto, passando dalle adozioni da parte di animali selvatici di “cuccioli umani” fino a rapporti estremi come quello di Vandergaw con gli orsi, si basano sul rispetto, altrimenti non potrebbero sussistere, la più grande lezione che possiamo trarre da questa storia e da altre simili, a prescindere da quale sia la nostra opinione a riguardo, è che esiste una comunicazione ibrida e creativa, antica come la storia dell’uomo, che ci insegna cosa è il rispetto per l‘Altro, l’accettazione delle differenze e la consapevolezza che l’animale che vive con noi, di qualunque specie esso sia, sceglie di essere amichevole con noi: la comunicazione inter-specifica.
Purtroppo non esistono versioni italiane dei video girati con Vandergaw e i “suoi”orsi, ma sicuramente le immagini valgono più di qualsiasi traduzione.