Tutti noi siamo abituati a crescere i bambini con il pannolino e a toglierlo solo verso i 2-3 anni. Ma accade così in tutto il mondo?
La risposta è no. Nelle popolazioni più primitive dove la vita è meno frenetica e le attività ruotano ancora tutte intorno ai villaggi e alla famiglia, le mamme crescono i propri bambini senza pannolino tramandando questa usanza di madre in figlia.
Senza pannolino fin da subito. Ma come è possibile? Riescono ad instaurare già con i neonati una relazione profonda: il bambino emette dei segnali quando è ora di fare pipi, la mamma li comprende e si attiva per portarlo in un luogo adatto per potergli far fare i suoi bisogni. Non è fantascienza: tutto sta nel comprendere il bambino.
In inglese questo legame profondo mamma-bambino si chiama Elimination Communication. La mamma si attiva e risponde in modo rispettoso al bisogno del bambino: non rimane passiva lasciando che lui si liberi nel pannolino. Il pannolino è un’invenzione relativamente recente (prima erano di stoffa, ora purtroppo usa e getta a discapito della salute del pianeta. Fortunatamente si stanno diffondendo sempre più i pannolini lavabili). Ma prima dell’invenzione del pannolino la mamma ascoltava ed educava il bambino.
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Le mamme che si sintonizzano con il proprio bambino sotto questo punto di vista arrivano ad un’empatia tale che, dopo un pò di esperienza, non devono nemmeno più ascoltare i segnali del proprio bambino: semplicemente sanno quando è il momento per loro di fare pipì o di scaricarsi. Questa sensazione, questo pensiero traducibile in “sento che ora deve far pipì” fa scattare la mamma che porta il suo bambino in bagno e lui, prontamente, fa i suoi bisogni. E’ una comprensione che si conquista nel tempo, acquisendo i periodi di tempo che intercorrono tra una pipì ed un’altra e conoscendo a fondo il proprio bambino.
Fino ad ora ho parlato solo di mamme perchè solitamente sono loro che iniziano questa nuova e diversa conoscenza dei propri figli ma anche papà e nonni, una volta che sperimentano questo cammino, sono in grado di affrontare al meglio questo bisogno infantile.
Si può iniziare questo percorso fin da subito o comunque fin dai primi mesi di vita del bambino. In seguito chi si occuperà del bambino quando la mamma dovrà tornare al lavoro potrà continuare questa modalità educativa: all’inizio magari sarà difficile (come ogni cambiamento o diversa abitudine) ma strada facendo si comprenderà l’immenso valore aggiunto sia per quanto riguarda la relazione con il piccolo che per il suo bisogno di rispetto, autonomia e fiducia.
Ogni famiglia potrà decidere se far fare la pipì al neonato sostenendolo sul vasino oppure direttamente nel water. C’è chi si trova meglio a posizionare il bambino sopra al lavandino e chi invece preferisce, quando può, utilizzare gli spazi aperti.
L’Elimination Communication è un modo rispettoso di gestire l’ igiene naturale del bambino: il bimbo capisce fin da subito che “non deve farsela passivamente addosso” e quando sarà in grado di andare autonomamente in bagno non dovrà acquisire una nuova abilità, dovrà solo perfezionare ciò che già sa.
Non è un lavoro in più, è solo un modo diverso e più rispettoso di donare del tempo al nostro bambino.
Per approfondire questa tematica vi consiglio di leggere il libro Senza Pannolino di Laurie Boucke oppure di accedere ai gruppi Facebook che parlano del tema.
Vi lascio anche con un breve documentario che parla di questo argomento: