Solitamente il verbo proibire rimanda alla mente qualcosa che non dobbiamo fare, che ci limita, che ci blocca. Colleghiamo a questo verbo un vissuto di sottomissione, di paura, di negatività.
Ci vengono in ricordo regole ferree che dobbiamo rispettare in diverse situazioni: è proibito usare il telefonino in auto, è proibito alzarsi a scuola senza chiedere all’insegnante di poterlo fare, è proibito entrare in una proprietà privata. Se facciamo ciò che è proibito in un modo o nell’altro la pagheremo cara: con la vita, con delle punizioni, con dei sensi di colpa.
Eppure oggi vogliamo parlarvi della valenza costruttiva che può assumere questo verbo. Già perché il linguaggio che usiamo ha un potere formidabile, nel costruire o nel distruggere. Ci condiziona la vita, anche se apparentemente non ce ne rendiamo conto!
E’ giusto vietare ciò che non va bene (anche se in alcune situazioni è difficile distinguere il bene dal male!) ma è altrettanto giusto proibire che il bene non venga compiuto! Un gioco di parole che però ci invita a non bloccarci ma a liberare il meglio di ognuno di noi. Un gioco di parole che può essere facilmente compreso dalle meravigliose parole del poeta Alfredo Cuervo Barrero:
È proibito
piangere senza imparare,
svegliarti la mattina senza sapere che fare
avere paura dei tuoi ricordi.
È proibito non sorridere ai problemi,
non lottare per quello in cui credi
e desistere, per paura.
Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realta’.
È proibito non dimostrare il tuo amore,
fare pagare agli altri i tuoi malumori.
È proibito abbandonare i tuoi amici,
non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto
e chiamarli solo quando ne hai bisogno.
È proibito non essere te stesso davanti alla gente,
fingere davanti alle persone che non ti interessano,
essere gentile solo con chi si ricorda di te,
dimenticare tutti coloro che ti amano.
È proibito non fare le cose per te stesso,
avere paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.
È proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,
dimenticare i suoi occhi e le sue risate
solo perché le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.
Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.
È proibito non cercare di comprendere le persone,
pensare che le loro vite valgono meno della tua,
non credere che ciascuno tiene il proprio cammino
nelle proprie mani.
È proibito non creare la tua storia,
non avere neanche un momento per la gente che ha bisogno di te,
non comprendere che cio’ che la vita ti dona,
allo stesso modo te lo puo’ togliere.
È proibito non cercare la tua felicita’,
non vivere la tua vita pensando positivo,
non pensare che possiamo solo migliorare,
non sentire che, senza di te,
questo mondo non sarebbe lo stesso.
Non sentire che, senza di te, questo mondo non sarebbe lo stesso